"Nel giorno del dono la Calabria si è macchiata della scomparsa di 4 giovani vite. L’ennesima immagine di sangue e lamiere contorte che rimbalza dalla strada ribattezzata "della morte" ha fatto il giro d’Italia ribaltando subito la rappresentazione di una Calabria in festa per il capodanno Rai. Si tratta di un’immagine di quotidiana insicurezza che scuote oltre 300 km di costa calabrese ad una sola corsia per senso di marcia. Tanti sono i km della SS. 106 non ancora ammodernati su cui pesa la cecità di una politica nazionale orgogliosamente addormentata sull’idea di grandezza che miseri 3 km di ponte sullo Stretto regalerebbe loro ai posteri. Prima l’inseguimento della gloria personale e poi, e forse, la messa in sicurezza di una strada che miete una vittima ogni 15 giorni".
Lo scrive in una nota Vittoria Baldino vicecapogruppo del Movimento 5 Stelle a Montecitorio.
"Da mamma e da calabrese alle famiglie e agli affetti di Antonella Romeo, Elisa Pelle, Teresa Giorgi e Domenico Romeo va tutto il mio cordoglio. Da rappresentante delle istituzioni invece tutta la mia condanna verso quella classe politica che senza alcun rispetto per le giovani morti nel giorno del dolore con opera di sciacallaggio politico pavoneggia i 3 miliardi destinati alla SS. 106 spalmati in 15 anni e appena sufficienti per ammodernare i tratti Crotone Catanzaro e Sibari Rossano. Mentre 128 km di strada mancherebbero addirittura della progettazione. Risorse peraltro già previste dal governo Draghi mentre l’attuale classe politica di governo si è resa colpevole dello scippo alla Calabria di importanti risorse del Fondo di sviluppo e coesione per destinarle all’opera prioritaria: ovvero il ponte sullo Stretto. Senza dimenticare i diversi miliardi sottratti in passato dalla stessa classe politica, risorse destinate alla messa in sicurezza di tutta la SS. 106 ma poi dirottati al pagamento delle quote latte del nord. Oggi è il giorno del dolore e del cordoglio ma la politica non può scappare dalle proprie responsabilità morali conseguenza delle proprie scelte. Perché farlo significherebbe togliere la luce dalle prossime e inevitabili tragedie. E’ ora che la politica del buon senso pervada regione Calabria e governo nazionale".
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