"Trame di seta", il filo della memoria attraversa il cuore del capoluogo (VIDEO)

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Trame di Seta, i partecipanti a Villa Margherita
  02 luglio 2020 19:26

di PAOLO CRISTOFARO

Un filo lungo e antico. Un filo fatto di memoria, di storia, di tradizione, di leggende, di popoli lontani e vicini, di arti perdute, di racconti tramandati, di luoghi custodi del passato. Un filo che si districa tra i vicoli e i quartieri di Catanzaro, anche in quei posti frequentati da tutti, ma conosciuti, realmente, da pochissimi. E' il lungo filo della seta e della sua storia. Un nuovo appuntamento con il laboratorio "Trame di Seta", organizzato dall'associazione "CulturAttiva" e dalla cooperativa "L'isola che non c'è", ha proposto, oggi pomeriggio, un tour guidato proprio attraverso i luoghi della seta e della sua storia nel cuore di Catanzaro. Il mini tour si è svolto proprio oggi per proseguire la collaborazione con Catanzaro Jazz Fest e Cooperativa Atlantide per arricchire l'offerta culturale della città con contenuti legati alla storia del territorio.

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Una storia che ha fatto conoscere la città in tutta Europa, dato che i tessuti prodotti a Catanzaro erano tra i più venduti. Il percorso di questo pomeriggio, partendo da Villa Margherita, sulle tracce di rivelazioni toponomastiche, di antichi luoghi di scambi, di mercati e di botteghe, prevedeva la visita al quartiere Grecìa, il più antico di Catanzaro, legato alla storia della seta perché nucleo dell'antica città bizantina, dove si trovano i vicoletti il cui nome "Gelso bianco", ci ricorda che il gelso, non a caso, era il nutrimento dei bachi da seta.

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Tour che poi si è spostato verso la Giudecca e Piazza dei Mercanti, luoghi in cui la cultura bizantina e quella ebraica, fondendosi, hanno entrambe tramandato, implementato e custodito l'arte della seta. Incluso nella visita anche il quartiere Maddalena, con la sua Via Filanda, il cui nome, anche in questo caso, non è una coincidenza. Chiusura del cerchio, poi, col rientro a Villa Margherita, sede, un tempo, di una fiera molto nota. "Un modo per raccontare la storia di Catanzaro, la cultura della seta, le tradizioni dimenticate. Questi eventi possono essere l'occasione sia per far conoscere la città ai turisti, ma anche a quanti, pur vivendo a Catanzaro, non ne hanno ancora contezza", ci ha riferito Angela Rubino, di CulturAttiva, che abbiamo intervistato poco prima dell'avvio del tour.

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