Tramonta l'era del "calabrese" Macri: l'Argentina al peronista Fernández

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Macrì e Fernandez
  28 ottobre 2019 14:53

Il candidato della coalizione peronista Alberto Fernández del Frente de Todos è il nuovo presidente dell'Argentina, sconfiggendo il candidato uscente Mauricio Macri, candidato del centrodestra e con origini calabresi (San Giorgio Morgeto, meno di due chilometri da Polistena, in provincia di Reggio Calabria).
Fernández ha ottenuto il 48,1 per cento dei voti, contro il 40 per cento di Macri: niente ballottaggio. Il terzo candidato più votato è stato Roberto Lavagna, a capo della coalizione di centro Consenso Federal 2030, con il 6,1 per cento dei voti.

Fernández ha 60 anni, è un professore universitario di diritto ed è considerato un peronista moderato. In passato era stato capo di gabinetto di Cristina Kirchner e di suo marito Nestor, morto nel 2010, e ha scelto come vice proprio l’ex presidente Cristina Kirchner. Dopo la proclamazione dei risultati,

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Per Macri, presidente dall 2015, è una dura sconfitta, seppur aprevista: alle elezioni primarie di questa estate, che in Argentina sono una sorta di pre-elezioni, Fernández aveva sorprendentemente ottenuto il 47,79 delle preferenze, mentre Macri solo il 31,80. Ad incidere sul voto è stata la crisi economica che ha colpito l’Argentina negli ultimi mesi, e in particolare le politiche di austerità introdotte da Macri dopo aver chiesto un prestito da 57,1 miliardi di dollari al Fondo Monetario Internazionale. Fernández ha promesso che ci sara anche una rinegoziazione di questo accordo.

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