Beni sequestrati dal Reparto carabinieri Tutela agroalimentare di Messina che ha eseguito un decreto emesso dall’Ufficio del giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Crotone, su richiesta della Procura europea - Ufficio dei procuratori europei delegati per Sicilia e Calabria con sede in Palermo.
Il sequestro preventivo, anche per equivalente, di denaro e beni immobili per circa 322 mila euro, ha colpito due coniugi nonché il proprio figlio, tutti residenti nel Crotonese. Gli indagati avrebbero commesso illeciti per il conseguimento di erogazioni pubbliche nel settore degli aiuti alle imprese agricole, concessi nell’ambito della Politica agricola comune.
La truffa aggravata era finalizzata a conseguire sia i "titoli di pagamento" (necessari per accedere al regime di Pagamento Unico previsto dalla Pac), sia gli ingenti contributi pubblici destinati al settore agricolo ed erogati dall’Arcea (Agenzia della Regione Calabria per le erogazioni in agricoltura) dall’anno 2015 al 2022.
Il sistema prevedeva la presentazione di domande uniche di pagamento nelle quali gli indagati avevano dichiarato "titoli di pagamento" di cui dissimulavano l’origine illecita e la conduzione di appezzamenti di terreno di cui non avevano alcuna legittima disponibilità, poiché il relativo contratto di acquisto - con patto di riservato dominio stipulato con l’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) - è risultato essere giudizialmente risolto per intervenuta interdittiva antimafia emessa nei confronti del contraente.
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