Tutela del patrimonio culturale calabrese: i risultati del Nucleo Carabineri di Cosenza

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images Tutela del patrimonio culturale calabrese: i risultati del Nucleo Carabineri di Cosenza

  15 maggio 2021 09:25

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, nonostante le difficoltà connesse alla grave situazione pandemica, hanno recentemente condotto, su tutto il territorio calabrese e nazionale, una serie di azioni investigative, che hanno consentito non solo il recupero dimigliaia di reperti archeologici, frutto di scavi clandestini, ma anche il sequestro di numerosi beni dantiquariato, tracui importanti dipinti   commercializzati   in    Calabria   e provenienti da furti in abitazione consumati in tutta Italia, nonché di diverse opere darte contemporanea false.

Particolarmente significativa è risultata l’attività investigativa che ha portato al sequestro di un dipinto, oliosu tela, del XVIII sec., che ritraeva un Puttino”, ricavatodal taglio di una grande pala daltare, raffiguranteMadonna con Bambino, Santi e Cherubini”, trafugata nelfebbraio del 1984, dalla Chiesa di San Giovanni Battista al Boeo di Marsala (TP). Il frammento della pala daltare, in vendita presso un antiquario calabrese, è stato individuatonel corso dellattività di controllo degli esercizi commerciali dello specifico settore, costantemente eseguita da questo Nucleo. La successiva, attenta, comparazione dellimmagine con quelle censite nellaBanca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, il pgrande database di opere darte rubate al mondo gestitodal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ha permesso di individuare l’opera pittorica dalla quale era stata ricavata mediante sezionamento. Recentemente il dipinto è stato restituito al luogo sacro al quale apparteneva.

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Numerosi, inoltre, sono stati i sequestri di  immobili abusivamente costruiti allinterno di aree tutelate perché di interesse archeologico e paesaggistico.

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Il Nucleo di Cosenza ha proseguito, anche nel 2020, con una incisivattività di prevenzione che, associata ad una collaterale e costante attivitàrepressiva, ha consentito di contrastare, in modo efficace, le varie forme di aggressioni criminali poste in atto nei confronti del patrimonio culturale locale regionale.

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In merito alle attività condotte, si riportano, di seguito, i risultati ottenuti:

nr. 64 persone deferite in stato di libertà, alle Autorità Giudiziarie,di cui 22 per reati contro il paesaggio;

nr. 12 beni antiquariali recuperati;

nr. 142 reperti archeologici recuperati;

nr. 3 controlli di sicurezza a musei, biblioteche ed archivi, finalizzati a prevenire i reati di furto e danneggiamento;

nr. 93 controlli ad aree archeologiche finalizzati a prevenire leattività di scavo clandestino;

nr. 104 controlli ad aree paesaggistiche e monumentali finalizzatia prevenire abusi edilizi;

nr. 29 controlli ad attività antiquariali, fiere e mercatini di settore

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