Si chiude il cerchio sull’omicidio di Carmelo Polito, l’uomo ucciso l’1 marzo del 2011 a San Gregorio d’Ippona (VV) mentre passeggiava per le vie del centro in compagnia del figlioletto di 6 anni.
A quasi due anni di distanza dall’arresto di Francesco Pannace, cl. 87, di San Gregorio d’Ippona, ritenuto uno degli esecutori materiale del delitto, nella scorsa serata, i militari del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia hanno eseguito una misura cautelare in carcere, emessa dal GIP di Catanzaro, dott.ssa Gabriella Logozzo, su conforme richiesta della Procura Distrettuale DDA, guidata dal Procuratore Nicola Gratteri, a carico di Rosario Fiorillo, cl. 89, di Piscopio (VV), già detenuto nel carcere de L’Aquila e Giuseppe Pannace, cl. 91, sangregorese.
Le indagini, coordinate dal P.M. della DDA di Catanzaro dott. Andrea Mancuso, hanno consentito di raccogliere gravi elementi di prova a carico dei predetti, esponenti rispettivamente del locale di ‘ndrangheta di Piscopio e di quello di San Gregorio d’Ippona cristallizzando il ruolo ricoperto nell’omicidio con le aggravanti di aver agito con premeditazione e al fine di agevolare l’attività del locale di Piscopio, quale articolazione territoriale dell’organizzazione mafiosa denominata ‘ndrangheta. Giuseppe Pannace è infatti emerso quale autore materiale dell’omicidio mentre è stato acclarato il coinvolgimento di Rosario Fiorillo quale mandante che avrebbe decretato la morte del Polito per vendicare uno schiaffo da questo sferratogli durante un periodo di comune detenzione in un istituto penitenziario.
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