Uccp di Gagliano, la finanza indaga e tutti gli altri referenti fanno scudo: "Operazioni dell'Asp trasparenti"

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L'ingresso dell'Asp di Catanzaro e dell'ex Pugliese (dove c'è una parte rilevante di amministrativi della Dulbecco)
  25 settembre 2019 09:43

di STEFANIA PAPALEO

La Guardia di finanza indaga e acquisisce negli uffici dell'Asp di Catanzaro le carte relative al servizio Uccp ubicato a Gagliano, al fine di verificare la sussistenza di eventuali irregolarità nell'iter seguito. Ma, non aspetta che i militari tirino le somme, il referente della Unità complessa di cura primaria Catanzaro (prima sede), Gennardo De Nardo, per difendersi da quelle che ritiene “insinuazioni pretestuose e completamente false, che offendono gravemente la dignità delle persone e le basilari regole deontologiche della corretta informazione”.

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Con lui i medici che fanno parte del Coordinamento dei referenti di Uccp (Unità complessa di cura primaria) dell’ASP di Catanzaro, i dottori Mallamo Luciano-Uccp Soverato, Passafari Gioacchino–Uccp Borgia, Cipolla Maurizio–Uccp Catanzaro Lido, Guerra Antonio-Uccp Catanzaro (seconda sede), Esposito Francesco–Uccp Reventino, Vasta Francesco–Uccp Lamezia, Venturi Domenico–Uccp San Pietro a Maida e Magisano Attilio–Uccp Chiaravalle, che, pur non essendo rimasti coinvolti nell'indagine in questione, hanno ritenuto opportuno apporre la propria firma in calce a un documento che contiene una “dura presa di posizione” - così la definiscono loro stessi nel documento - in riferimento all’articolo pubblicato il 19 settembre del 2019 sul nostro quotidiano online dal titolo “Nuovo terremoto all’Asp di Catanzaro, la finanza indaga sulla Uccp di Materdomini”.

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Un articolo che, con tutta evidenza, non è andata affatto giù alla società “Sanit Group srl” e al suo referente, il dottore Gennardo De Nardo, che, supportato dai suoi omologhi, ha, dunque, spedito in redazione una lunga replica con la quale, pur non entrando nel merito degli accertamenti che le Fiamme gialle stanno portando avanti per conto della Procura, mira a difendere l'operato proprio e dell'Asp in merito al servizio sul quale si sono accesi i riflettori. Osservazioni, dunque, riportate nere su bianco dal Coordinamento dei Referenti di Uccp dell’Asp di Catanzaro e che noi abbiamo il dovere di pubblicare, assolvendo al compito di informare i lettori sui fatti di cui veniamo a conoscenza, sempre e solo in nome della verità. Ad altri il compito di verificare la regolarità dell'operato di chi svolge ruoli particolarmente delicati nell'interesse della collettività.

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Di seguito il documento giunto in redazione: “Stigmatizziamo aspramente quanto riportato nell’articolo. Nello stesso si legge che il servizio di Uccp (Unità complessa di cura primaria) del quartiere Gagliano di Catanzaro è stato assegnato tempo fa alla ‘Sanit Group srl’, sollevando insinuazioni e dubbi sulla regolarità delle procedure adottate. Nulla di più falso, in quanto non ci fu alcuna assegnazione alla ‘Sanit Group srl’ e tutte le procedure furono seguite nell’assoluta trasparenza. La “Sanit Group MG” (associazione professionale di medici di MG) presentò all’epoca un regolare progetto insieme ad altri concorrenti. I progetti presentati furono attentamente valutati da una apposita commissione costituita ad hoc presso l’Asp di Catanzaro. Quindi massima trasparenza e correttezza delle operazioni. Occorre ricordare, inoltre, che si trattava di una progettualità partita nel 2013 seguendo ossequiosamente le direttive fissate dal Ministero della Salute che ha finanziato l’iniziativa. Nessuna irregolarità quindi, anzi l’Asp di Catanzaro è stata l’unica azienda in Calabria capace di realizzare e portare avanti tale ambiziosa iniziativa contraddistinguendosi, come spesso accade, per produttività ed efficienza. Gli obbiettivi che, infatti, hanno conseguito le Unità complesse di cura primaria sono: la riduzione degli accessi in pronto soccorso e la riduzione dei ricoveri in ospedale per quelle patologie a maggiore impatto sociale ed economico (ipertensione, diabete, e bronchite cronica ostruttiva). A questi elementi si aggiunge una maggiore attenzione verso i pazienti fragili attraverso una più attenta gestione della malattia e incentivando la domiciliarità programmata delle cure. Tali risultati sono stati conseguiti grazie al lavoro quotidiano delle Uccp che si occupano del trattamento dei “codici bianchi” e forniscono il servizio all’utenza per tutte le 24 ore della giornata. Inoltre, precisiamo che le postazioni di guardia medica sono presenti in tutte le Uccp che operano 24 ore su 24 sul territorio, garantendo la sicurezza e l’efficacia delle prestazioni. Anche in questo caso i criteri adottati sono, quindi, chiarissimi”. “Le Postazioni di Guardia Medica delle Uccp dell’Asp di Catanzaro per le quali non è previsto alcun canone di locazione (per come falsamente dichiarato) ma, sono ospitate all’interno delle strutture e supportate da personale infermieristico che opera in H24 garantendo prestazioni di elevato livello – tanto da rappresentare, quindi, un esempio virtuoso in Calabria contribuendo a ridurre l’atavico problema del sovraffollamento degli ospedali e assolvendo, così, pienamente alla loro funzione che è quella di operare al servizio e nell’esclusivo interesse dei cittadini per 24 ore al giorno e per sette giorni alla settimana. Questo avviene grazie a 8 Uccp operanti sul territorio dell’Asp di Catanzaro che gestiscono circa 80000 utenti, solo la UCCP di Catanzaro, che consta di due sedi ha gestito nel 2018 circa 184.000 accessi. Riteniamo ingiusto svilire le Professionalità esistenti e i risultati positivi raggiunti alla luce della trasparenza e della regolarità delle procedure adottate. Consideriamo inaccettabile tale modus operandi e diciamo basta al fango mediatico che tende a distruggere la Calabria positiva e produttiva. Siamo determinati a tutelarci con tutti i nostri mezzi e con tutte le nostre forze”.

 

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