Umg, Costanzo: "Il Rettore pubblichi l'elenco dei rapporti familiari all'interno dell'ateneo"

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Università Magna Graecia di Catanzaro
  05 dicembre 2024 09:20

Di seguito la nota del consigliere comunale Sergio Costanzo.

"L’UMG è una università a “conduzione familiare” che ora, con lo stesso sistema, sta occupando tutte le caselle disponibili dell’ex ospedale “Pugliese”. Si lo chiamo “ex ospedale” perché di questo passo, con la complicità dei poteri forti e nell’inerzia di tutta la politica cittadina, del glorioso nosocomio vanto della Calabria non resterà più niente e al massimo sarà una dependance del baronato di Germaneto.

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Le ultime nomine all’interno dell’UMG hanno suscitato non poche perplessità. Io credo che il rettore Cuda, per rispetto dei principi della trasparenza che devono ispirare un soggetto pubblico, sia pure autonomo, debba rendere noti tutti i rapporti di parentela e i rapporti economici privati che legano tra di loro numerosi docenti e di recente anche alcuni direttori di dipartimento. Sono sicuro che il professore Cuda non avrà difficoltà ad elencare i coniugi, i figli, i nipoti, gli amici e i soci che – sicuramente per innegabili e indiscutibili meriti professionali – oggi prestano la loro illuminata opera nella nostra Università.

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Noi osserviamo, da profani, ma senza gli orecchini al naso, che certi strepitosi curriculum debbano essere attentamente verificati prima di essere sbandierati. Altrimenti dovremmo pensare che tra Italia e Germania possa crearsi un clamoroso caso diplomatico e la nostra premier Meloni dovrà sudare per calmare l’ira del cancelliere Scholz dopo l’abile “scippo” operato dall’UMG che ha sottratto alla sanità tedesca uno dei suoi migliori elementi. Così come bisognerebbe verificare certe casistiche molto improbabili in relazione all’età di taluni candidati a ruoli di vertice nella facoltà di medicina e la reale esistenza di pubblicazioni scientifiche. Dico verificare perché do per scontato che le cose dichiarate siano reali e vere.

 

Ora, in conclusione, io sono del parere che essere moglie, figlio, amica del cuore, socio in affari non possa essere in assoluto un ostacolo per una carriera professionale, ma non può essere nemmeno che diventi la “regola”. Cosa ne pensano di tutto ciò le decine di medici che ogni giorno sputano sangue nelle corsie dell’ex ospedale Pugliese, i chirurgi che effettuano anche due-tre interventi delicati al giorno, che passano tutta la loro vita nei loro reparti in condizioni organizzative spesso precarie? E che ne pensano i giovani laureati e specializzandi di medicina?  Che speranza hanno di diventare un giorno docenti o direttori senza il “requisito” fondamentale richiesto oggi dall’UMG?

 

Al rettore Cuda la parola. Sono certo che dimostrerà la sua riconosciuta trasparenza con la pubblicazione dell’elenco dei rapporti familiari all’interno dell’Università, non come ricerca del gossip che non ci appartiene, ma solo per una corretta informazione".                     

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