Umoristi in politica. Grillo: “Niente voto agli anziani”. Conte: “Faremo un referendum"

il corsivo

di ENZO COSENTINO

Beppe Grillo, il “ragazzino” genovese (classe 1948) che da comico ha fatto tanto ridere con le sue battute ma anche da comico prestatosi alla politica non è da meno, vuole escludersi dalla responsabilità civile del voto con la sua proposta (che dovrebbe comunque essere formalizzata politicamente dal movimento di cui è fra i fondatori)di abolire il diritto di voto agli anziani. Una delle solite battute del grillino parlante?

No, perché cioè che esce dalla bocca di Beppe è sempre un messaggio o meglio un ordine per i parlamentari del suo movimento. I vecchietti italiani che sino ad oggi hanno esercitato questo loro diritto costituzionale non l’hanno presa bene l’uscita del loro “collega” (che però a 70 anni compiuti si crede ancora nel fior fiore della giovinezza) e  in forme più o meno ufficiali hanno reagito sempre con battute (più spiritose) come quelle di Lino Banfi, il longevo nonno televisivo d’Italia –nonno Libero- : è il caso che tutti i nonni fondino un loro partito per difendere il diritto al voto.
Ma non esistono già partiti che invece agli anziani italiani chiedono il voto? Allora reagiscano! Ma non con una battuta alla Conte (presidente del consiglio) che in risposta a Grillo si è limitato ad un “vedremo. Faremo un referendum” Ma perché le cose serie si mettono sempre sul ridere?

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