di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
"È dura pensare di ricominciare dopo un mese e mezzo di totale inattività, ma credo che sia una cosa relativa. Non appena ci sarà la possibilità di allenarci sarà bellissimo. Certo, la salute è la cosa principale".
A dirlo in videoconferenza stampa è Daniele Celiento, difensore napoletano alla seconda stagione con la maglia giallorosa. Tra le colonne portanti del Catanzaro, il numero 5, classe ’94, ha di recente definito il rinnovo contrattuale.
“Del resto – ha aggiunto - non è facile stare fermi ma fortunatamente avendo la mia compagna vicino la giornata trascorre tranquillamente. Musica, sole sul balcone e attività fisica grazie agli esercizi che ci manda il prof.”
Cassa integrazione in deroga
"Ben venga una soluzione del genere per tutelare i calciatori. Credo sia giusto aiutare società e atleti".
In Germania i club più forti aiutano quelli più fragili
"Magari avvenisse anche qui. Credo che bisogna prendere esempio da quelle società e da quelle leghe. Sappiamo quanto sia differente il livello tra le categorie. Purtroppo in Italia non abbiamo la stessa forza che hanno in Germania. Ma credo che la serie A possa dare una mano alle categorie inferiori".
A che punto è la mediazione con la società?
"Ancora nulla di certo. Non è semplice da gestire. Stiamo valutando. Alla fine credo che si arriverà ad una soluzione giusta per entrambi.
Credo che per molte società non è semplice gestire questa situazione. Ci sono ragazzi che difficilmente riescono a rinunciare agli ingaggi".
Quindi nessuna proposta dalla società?
"No, ancora stiamo valutando insieme"
Sull’eventualità di perdere alcune mensilità?
"Io credo che si risolverà tutto anche se è difficile pensarlo, ma credo che si troverà la soluzione più equa. Chi è ai piani alti deve pensare di tutelarci".
Riforma di serie C?
"Molte società importanti possono essere assemblate in un unico girone di serie C nazionale. Ma bisogna tutelare anche quelle più piccole e tanti ragazzi che giocano".
Quanto ti manca Napoli?
"Tanto. Tornavo spesso. Mi mancano i familiari e la mia nipotina".
La sosta è arrivata in un momento poco felice dopo buon pareggio con il Bari?
“Sì, sarebbe stato utile giocare. Ci stavamo compattando ancora di più e avremmo potuto dimostrare tutto il valore di una rosa molto competitiva. Ma già prima avevo visto una predisposizione importante da parte del gruppo per risolvere le piccole defezioni”.
Come giudici la tua stagione a Catanzaro?
"Come squadra abbiamo avuto un buon inizio ma poi alcuni episodi non ci hanno aiutato. Come la sconfitta di Reggio. Credo che la stagione poteva o può concludersi positivamente. Ci siamo rafforzati tanto a gennaio. Si fa sempre esperienza sia negli alti che nei bassi. Dopo un mese e mezzo di stop totale non so cosa dire".
Di recente il rinnovo. Il connubio Celiento Catanzaro continuerà?
"Qui mi trovo bene. Ho il piacere e la voglia di rimanere e di ottenere risultati importanti per questa piazza che mi fa sentire l’affetto".
La fascia di capitano?
"Corapi è catanzarese doc ed è giusto così".
Forse in futuro si giocherà senza tifosi
"L’abbiamo assaporato col Bari in un clima surreale. La vedo nera. Il calcio è dei tifosi, ma ora bisogna pensare alla salute”.
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