Us Catanzaro 1929, Di Livio: "Primato meritato ma restiamo umili". Allenamento al Ceravolo con partitella in famiglia

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Lorenzo Di Livio, nella sala stampa dello stadio "Nicola Ceravolo"
  18 settembre 2019 20:47

ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

Lorenzo Di Livio, figlio d'arte del più noto "soldatino", è un esterno offensivo, tutta grinta e vivacità. Arrivato alla corte di Auteri e metà luglio, a Moccone (sede del ritiro estivo), si è subito integrato nel gruppo dimostrando tanta voglia di lavorare e umiltà. Da qualche tempo subentra al posto di Casoli, proprio sulla medesima corsia di sinistra dando quella spinta che serve in alcuni momenti della partita.
Domenica scorsa, contro la Sicula Leonzio, parte proprio dai suoi piedi l'assist, su calcio di punizione, che ha permesso a Fischnaller di sbloccare la partita. Il tecnico, che lo ha già allenato a Matera, crede nelle sue capacità e sa quando impiegarlo. Si presenta in sala stampa sorridente.

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“Primato meritato – afferma convinto - peccato per Bisceglie, meritavamo la vittoria. Bisogna avere continuità e non importa essere primi. Procediamo partita dopo partita”. A Monopoli “non sono entrato bene perché spesso non riesci a fare quello che vorresti i campo e volevo dimostrare che posso fare bene. Domenica scorsa invece è andata molto meglio e aiutare la squadra a vincere fa sempre molto piacere”.
Da qualche tempo gioca poco ma “il mister ci ripete che i cambi sono quelli che fanno la differenza. Avere sostituzioni di qualità è importante. Nel secondo tempo le partite possono essere diverse e bisogna essere bravi a farsi trovare pronti”. Con la Sicula ha giocato da trequartista in un ruolo non proprio naturale per lui. “Io nasco come esterno offensivo - afferma - ma negli anni mi sono adeguato a fare il trequartista. Il mister decide come impiegarmi ma devo essere bravo a adeguarti al ruolo”. La prima volta che il padre Angelo è venuto allo stadio è stato con il Teramo. “Mi ha detto che qui è calcio vero ed è la cosa più bella poter giocare con questo pubblico”. Viterbo, trasferta davvero difficile: “Sarà complicata – sottolinea il calciatore romano - è una squadra che ha dato filo da torcere a compagini importanti”.
Quando i risultati arrivano “c'è positività e cerchi sempre di cavalcare quest’onda dell'entusiasmo ma è ancora presto per guardare la classifica e bisogna continuare a lavorare sodo. Certo – evidenzia - partire forte è sempre importante, dà fiducia, e poi non è scontato: bisogna avere la forza giusta a livello collettivo”.  Poi, aggiunge: “Sono giovane e devo imparare dai ragazzi più grandi, questo è un gruppo fantastico ed è difficile andare in disaccordo con qualcuno”. Manca solo il gol. “Penso che ne ho fatti pochi ed è quello che forse mi serve per fare il salto di qualità. Devo cercare durante gli allenamenti di lavorare proprio su questo".

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Allenamento Si è svolto sul terreno di gioco dello stadio Ceravolo l’allenamento odierno. Una prima fase dedicata alla parte atletica, sotto la curva Est, e subito dopo una partitella, 11 contro 11, a campo ridotto.
Hanno lavorato sulla parte atletica inizialmente 23 calciatori. Poi, Magni ha lasciato il campo. Novello e Bayeye hanno fatto lavoro differenziato. Bianchimano e Favalli non hanno lavorato in gruppo. Urso sta recuperando. Assenti, Statella e il portiere Di Gennaro.

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Il tecnico Auteri ha voluto provare due formazioni inedite.
Da una parte, con la casacca gialla, ha schierato Mittica, tra i pali; in difesa, Celiento, Martinelli e Quaranta; a centrocampo ha provato De Risio e Risolo, centrali e Casoli ed Elizalde, sulle fasce. In avanti ha schierato Giannone, Calì e Fischnaller.
Dall’altra parte, ha inserito Adamonis, in porta; Figliomeni, Riggio e Signorini, in difesa; a centrocampo, Nicoletti e Pinna, sulle fasce e Tascone e Maita, centrali. In attacco, Di Livio, Nicastro e Kanoute.
Molto positivi Giannone, Di Livio e Celiento. Si è fatto notare Quaranta per puntualità e dinamismo. La condizione complessiva della squadra appare buona.    

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