Us Catanzaro 1929, Giannone: "Qui sto bene, se giochiamo come sappiamo mettiamo in difficoltà tante squadre"

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Luca Giannone, nella sala stampa dello stadio "Nicola Ceravolo"
  19 settembre 2019 20:07

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

Luca Giannone è senza dubbio uno dei giocatori più talentuosi della squadra. Tecnico, rapido e un piedino sinistro davvero prezioso. L’anno scorso ha disputato la prima parte del campionato a buoni livelli raggiungendo l’apice con un gol davvero spettacolare all’incrocio dei pali al Massimino di Catania. Poi, a Castellamare di Stabia, un rigore calciato in maniera del tutto inopportuna che si spegne tra le braccia del portiere rimasto fermo ne oscura di colpo il suo percorso tanto da uscire lentamente dai radar del mister e dei tifosi che comunque lo perdonano.
Il suo destino a fine stagione sembrava essere segnato e invece accade quello che non ti aspetti. Giannone va in ritiro a Moccone con la squadra lavorando a testa bassa e in silenzio, in attesa di sapere la sua futura destinazione. Che tuttavia non arriverà mai. Il 2 settembre, alla fine del calcio mercato, Giannone non viene ceduto e resta così un giocatore del Catanzaro. In sala stampa arriva sicuro di se ma con lo sguardo umile di chi vuole dimostrare tutto il suo valore.

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“Siamo partiti alla grande – attacca il fantasista di Pomigliano - peccato solo per la partita con il Bisceglie che potevamo meglio. Dobbiamo continuare così. Io sto bene e partendo dalla panchina quando entro devo dimostrare sempre qualcosa”.
Poi, sollecitato dai giornalisti, ritorna su quel maledetto rigore fallito malamente in casa della prima in classifica e dopo aver segnato dal dischetto domenica scorsa con un rasoterra perfetto si è tolto un grande peso: “Inizialmente sono tornati in mente i ricordi che sappiamo tutti e ci tenevo tanto a fare gol. È andata bene così”. Poi, aggiunge: “Quel rigore mi ha insegnato molte cose ed è stato un peccato di presunzione. Non andava tirato così in quel momento. Ho fatto un errore grave, era un momento buono per noi e potevamo fare sicuramente qualcosa di più. Mi dispiace”.

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Non molto minutaggio dall'inizio del campionato, ma tanta qualità e impegno sul campo quando arriva il momento.
“Non è facile subentrare a partita in corso – afferma l’attaccante, classe ’89 – ma conoscendo i meccanismi del mister siamo un po avvantaggiati quelli che siamo qui dallo scorso anno perché conosciamo il suo modo di pensare”. Sull’inaspettata conferma spiega: “Ad inizio stagione non dovevo rimanere poi, allenandomi bene tutti i giorni sono stato contento di restare. Mi sono impegnato tutti i giorni. I compagni mi sostenevano. La piazza mi ha incoraggiato anche dopo quell’episodio, e mi ha fatto tanto piacere l’applauso quando sono entrato a Monopoli. Il mio pensiero comunque non è stato mai quello di andare via”.
Un trittico di partite in soli 10 giorni che forse vedranno il piccolo fantasista maggiormente in campo. “Sicuramente mi aspetto di giocare in qualcuna di queste partite – ammette - ma fino ad ora le scelte del mister hanno portato risultati. Se andrà diversamente e la squadra fa punti va bene così. Importante è riuscire a vincerle tutte. Viterbo è una squadra forte – avverte - noi faremo il nostro gioco e cercheremo di vincere la partita. Quest’anno ci sono squadre più competitive anche se l’anno scorso non era la Juve Stabia la squadra che doveva vincere il campionato, ma è ancora presto per trarre conclusioni. Domenica dopo domenica noi guardiamo il nostro”.

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Certo, sostiene: “Vincendo più partite possibile alzi la consapevolezza del gruppo ma se giochiamo come sappiamo mettiamo in difficoltà tante squadre”. Collettivo fino ad ora più maturo e capace di gestire meglio i novanta minuti. “Con le piccole dobbiamo riuscire a non perderle più – si augura - perché con le grandi le partite si preparano da sole. Conosciamo gli errori che abbiamo commesso l’anno scorso: per otto undicesimi la squadra è la stessa e se riusciamo a non ricommetterli più possiamo ottenere buoni risultati”.

Allenamento Forza e lavoro con la palla per i ragazzi di Auteri che anche oggi hanno svolto l’allenamento sul terreno di gioco dello stadio Nicola Ceravolo. Assenti, Bianchimano per mal di schiena, Statella e Favalli per affaticamento. Urso sta recuperando dall’infortunio alla caviglia, Mangni ha svolto lavoro differenziato.

Il tecnico ha incentrato il lavoro con la sfera a campo ridotto sulla rapidità e sulla capacità di difendere la linea difensiva. Palla a terra e rapidità di esecuzione nei movimenti in fase di possesso e non possesso.
Ancora una volta ha provato la difesa a tre spostando Martinelli al centro e confermando Quaranta sulla sinistra e Celiento sulla destra. Il tecnico lavora lentamente per un cambio proprio nel reparto difensivo. Quaranta dimostra in quel ruolo una buona fisicità e senso della posizione.

A centrocampo, sulla corsia di sinistra, Pinna e Nicoletti sono apparsi in palla mentre sulla destra, visto il momento di calo fisico di Statella, potrebbe tornare utile lo stesso Casoli. Tra i più pimpanti senza dubbio Di Livio che da un paio di giorni va anche a segno con una certa disinvoltura. Il giovane attaccante scalpita.

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