di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
La passione per le Aquile non perde colpi neppure in tempi di Coronavirus. Oggi pomeriggio alle 18, un tam-tam in rete ha dato vita ad un Flash mob a sostengo dei giallorossi. Bandiere e drappi esposti sui balconi, le note del famoso inno del Catanzaro della promozione di serie A, e tanti messaggi d’amore sui social.
Ha preso queste forme il tifo giallorosso in tempi di calcio non giocato e libertà compresse. E d’altra parte, si sa, l’amore per le Aquile non conosce confini e barriere. Lo rivela la storia narrando di famose traversate a piedi a sostegno di una maglia, viaggi infiniti verso mete quasi sempre perdenti, sacrifici immani in nome di un simbolo.
Intanto, ieri pomeriggio, il presidente del Catanzaro, Floriano Noto, in un’intervista esclusiva ha dichiarato che se i campionati dovessero interrompersi definitivamente "sarebbe un gravissimo danno per molte società".
“Un dramma vero – ha dichiarato Noto – anche per noi che a gennaio abbiamo investito tanto sul mercato per alzare l’asticella e proiettarci ai play off. Non giocarli significherebbe perdere tanto”.
Il messaggio del patron delle Aquile è chiarissimo: “Non tutti abbiamo Berlusconi dietro le nostre spalle e molte società rischierebbero di non iscriversi al prossimo torneo, mentre altre sarebbero costrette a ridimensionare i piani”.
Ciò fa pensare che è in arrivo una bufera sul calcio soprattutto delle categorie minori come la serie C che, secondo il presidente, “è in crisi nera per i costi enormi gravati sulle spalle dei presidenti che possono fare affidamento solo sugli sponsor perché gli incassi degli stadi rappresentano la minima parte”.
E se la crisi produce fallimenti e disastri “ciò significa che calano gli introiti anche nel calcio”. Anche le serie maggiori attraversano un momento delicato “ma la serie C so per certo che è in grandissima difficoltà”.
Insomma, un quadro a tinte fosche quello dipinto dal presidente del Catanzaro che, nell’augurarsi che l’incubo del Coronovirus passi presto, non si è astenuto dal fare alcune importanti valutazioni.
Notiziario Anche oggi Corapi e compagni hanno svolto una scheda di lavoro domestica somministrata dallo staff atletico. Ognuno l’ha eseguita nella propria dimora. Mancano tre giorni alla ripresa degli allenamenti ma tutto lascia pensare che lo stop sarà prolungato a data da destinarsi.
Queste le sensazioni colte tra gli addetti ai lavori ma anche tra i tifosi. I divieti imposti dal decreto governativo hanno quasi paralizzato il Paese e il calcio rischia davvero di non riprendere. I prossimi giorni saranno decisivi per capire cosa accadrà.
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