di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
La notizia che in tarda serata circolava in città in merito alle dimissioni ufficiali del Ds Pasquale Lo Giudice presentate sul tavolo del presidente è stata un’idea suggerita al presidente Noto dallo stesso Ds con l’obiettivo di riportare serenità nell’ambiente, ma che lo stesso presidente, al momento, ha escluso categoricamente.
E d’altra parte, c’era da aspettarselo dopo una settimana di veleni culminati con i cori contro della curva a fine partita che hanno preso di mira proprio il direttore sportivo. Quindi, non vere e proprie dimissioni poi rigettate, ma un’ipotesi che lo stesso Lo Giudice avrebbe prospettato al patron delle aquile per tranquillizzare una piazza sempre più convinta che uno dei mali del sodalizio giallorosso sia proprio il Ds.
La conferma di quanto detto giunge proprio da fonti ufficiali, così come le tante ipotesi al vaglio per uscire da una brutta crisi che oggi esclude l’ipotesi di mettere da parte il direttore sportivo. Si chiude così la giornata di ieri dopo un deludentissimo pareggio ottenuto contro l’ultima della classe e una squadra irriconoscibile sotto tutti i punti di vista. Una domenica iniziata già ad alta tensione, con uno striscione esposto fuori dalla Curva rivolto ai giocatori, prontamente rimosso dalla Digos, e la polizia in agitazione per possibili disordini.
Un clima davvero pesante sul Catanzaro calcio che in pochi giorni sembra rivedere i mostri del passato con una contestazione sempre più evidente, aggravata anche dal calo delle presenze allo stadio: neppure 2mila paganti. Lo striscione di ieri esposto in curva è un primo assaggio di quello che da qui a poco potrebbe accadere se i risultati continuano a non arrivare e se la società non correrà ai ripari.
In settimana era previsto un incontro tra la tifoseria organizzata e la dirigenza giallorossa ma dopo questa brutta domenica non si sa se sarà confermato. Le prossime ore saranno decisive per capire quale cura adotterà la società per riportare un pizzico di fiducia nell’ambiente e per dare un segnale importante di buona volontà ad una tifoseria molto delusa.
Per questa ragione è possibile immaginare provvedimenti radicali proprio sullo staff tecnico con l’obiettivo di rilanciare un progetto calcistico partito con ben altri auspici e che puntava alla promozione diretta ma che al momento sembra davvero naufragato. L’esonero traumatico di mister Auteri, le sconfitte maturate con prestazioni poco convincenti, una contestazione che sale di tono, una squadra completamente smarrita dopo l’arrivo di Grassadonia e che probabilmente era stata anche sopravvalutata, compongono un puzzle davvero disarmante.
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