Us Catanzaro 1929, il tecnico Calabro alla vigilia del derby di Vibo: "Partita insidiosa. La squadra deve maturare giocando"

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Il tecnico del Catanzaro Antonio Calabro
  10 ottobre 2020 15:27

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

“Quella di domani sarà una trasferta insidiosa e vorrei conferme da parte della squadra”.

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Esordisce così il tecnico del Catanzaro Antonio Calabro alla vigila del derby di Vibo Valentia, in programma domani alle ore 15 allo stadio “Luigi Razza”.

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“La Vibonese fa sempre squadre che rendono la vita difficile agli avversari. La prima l’ha vinta a Cava, la seconda l’ha persa a due minuti dalla fine contro la Juve Stabia e due giorni fa è passato due volte in vantaggio a Francavilla. Confermo che ci saranno difficoltà”.

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Smaltire la partita di mercoledì scorso “L’allenamento di ieri è tutto nella norma. Una gara si recupera dopo 48 ore. Ieri non erano passate queste ore e il ripristino deve essere ancora completato, ma siamo obbligati a recuperare per la gara successiva. A Viterbo le problematiche erano le stesse. Far sì che fisico e mente possano recuperare in breve tempo ma io devo stargli addosso. I ragazzi sanno che ci sono queste problematiche ed è importante mettere in campo le informazioni elaborate in settimana. Ieri ho provato tutto”.

Un passo indietro alla gara interna “Con la Paganese non ci sono stati errori difensivi eclatanti ma le partite vanno chiuse. Devono migliorare i due aspetti. Sulla condizione fisica si deve lavorare ancora.

Infortunati “Casoli non voglio rischiarlo. Per lui problema muscolare. Di Piazza e Urso sono in fase di recupero con tempi diversi”.

Poi riattacca: “L’inserimento dei nuovi dev’essere graduale. A secondo di quello che ti richiede la partita. Dobbiamo far sì che non ci siano contraccolpi.

Sulla gara di domani “Sarà una partita molto più vicina a quella di Potenza che a quella con la Paganese o del Chievo Verona. Le gare non sono mai uguali. La squadra deve diventare matura e leggere le varie partite.

Modulo di gioco “Questa squadra è stata costruita per giocare in maniera diversa. Quando avremo tutti abili lo faremo con due punte, un interno di squilibrio, un altro di equilibrio e due esterni che devono far tutte e due le fasi. Poi, i cambi per difendere il risultato o ribaltare la partita”.

Squadra mentalizzata “A livello di testa ci siamo e ho tutti gli effettivi che volevamo. È ovvio che per andare forte per 100 minuti con i disponibili e i 5 cambi potremmo già iniziare ma è normale che alcuni giocatori non hanno ancora il minutaggio. Sono le partite che ti danno la forma.

Evacuo “Per me Evacuo è un grande giocatore e non l’ho preso l’ultima mezz’ora. Sono 3 mesi che non tocca il pallone e appena è arrivato ha cercato di riprendere confidenza con la palla. È normale che ci sono momenti in cui puoi giocare 5 minuti, un tempo o tutta la partita. È un giocatore integro e una persona eccezionale.

Di Gennaro “Sarò un nostro portiere quando lo avrò a disposizione. Io penso che abbiamo un signor portiere come Branduani e saprà anche innalzare la sua prestazione per la competitività esistente”.

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