Us Catanzaro 1929, Il tecnico Grassadonia: "Il Catania è una squadra forte ma dobbiamo essere bravi a centrare la vittoria"

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Gianluca Grassadonia, tecnico del Catanzaro
  16 novembre 2019 16:09

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

“L’impressione che ho – ha esordito il tecnico del Catanzaro, Gianluca Grassadonia, in conferenza stampa - è di una squadra che ha iniziato un ciclo e certamente sono cambiati sia i discorsi tattici che i concetti di gioco. C’è da lavorare tanto e correggere gli errori che commettiamo sia in settimana che la domenica e su quelli continuare a crescere. Devo essere bravo a far capire quelle che sono le direttive ma devo dire che la squadra s’impegna con grande voglia. Sulla fase del possesso palla – ha spiegato - ci vuole tempo e devono capire chi è il loro interlocutore ma stiamo facendo passi in avanti. 
Abbiamo analizzato la partita di Castellamare – ha ricordato il tecnico - e il mio riassunto è che bisogna lavorare tanto sul campo. La squadra ha fatto un buon primo tempo ma la manovra è ancora molto lenta. La palla non deve scottare. Bisogna crescere in personalità e dobbiamo capire che non dobbiamo concedere molto ma sono discorsi tattici su cui stiamo lavorando ferocemente per cercare di eliminare errori che ci costano gol. Deve essere una squadra che deve lavorare con la testa – ha sottolineato il mister - con la determinazione giusta. 
Io parto dal presupposto che non esistono partite facili. Le difficoltà ci sono. Domani è una partita importante e dobbiamo essere bravi noi. Dobbiamo capire dove lavorare e affrontiamo sulla carta una squadra forte ma vogliamo fare il massimo per centrare la vittoria
È normale che ci sono 30 giocatori ed è difficile lavorare su questo numero. I calciatori devono rimanere sul pezzo e allenarsi al massimo finché non suona la campana – ha precisato - poi si apre il mercato e sarà valutazione nostra e dei giocatori capire se c’è spazio o meno e se loro hanno voglia di conquistarsi il posto. In questo momento non avrebbe senso parlare su cosa fare durante il mercato. Certo – ha osservato - bisogna lavorare su un blocco di giocatori e insistere con quelli. Io lavoro con tutti fino a mercoledì ma da giovedì lavoro con 20 giocatori – ha confessato - e mi dispiace da un punto di vista personale dover lasciare chi si sta allenando e sta spingendo al massimo ma nel calcio bisogna essere concreti e stringere i tempi. Un’idea me la son già fatta anche da un punto di vista morale di quei giocatori che combattono, graffiano e chi non lo fa si autoesclude.
De Risio e Bianchinano sono in buone condizioni e si sono aggregati in parte al gruppo. La settimana scorsa abbiamo recuperato Urso e Celiento, il primo è un po’ più indietro rispetto al secondo, ma sono giocatori importanti dal punto di vista della presenza e dello spessore.
Maita è un calciatore importante e sono tenuto a fare delle scelte. Se l’ho escluso dall’inizio in queste due partite ho avuto i miei buoni motivi e mi piace lavorare da un punto di vista meritocratico. Spero che tutti abbiano capito ciò che chiedo. Maita gioca da perno centrale. Non penso abbia il passo per fare la mezz’ala ma con la buona volontà si arriva dappertutto
Anche Fischnaller si è sempre allenato bene ma gli attaccanti vivono per il gol e noi li dobbiamo mettere nelle condizioni di farli, loro di farsi trovare pronti. Kanoute, Fischnaller e Nicastro stanno bene e dovrò decidere chi portare in campo.
Noi abbiamo bisogno di giocatori che hanno personalità e da questo punto di vista dobbiamo crescere come squadra, come personalità e la qualità deve essere abbinata alla quantità. E noi ancora non lo siamo - ha concluso il tecnico delle aquile - dobbiamo essere bravi durante la partita a capire i momenti e avere freddezza di restare in partita”.

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