Us Catanzaro 1929. Interrotto il progetto Auteri, parte l'era Grassadonia (VIDEO)

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il nuovo tecnico del Catanzaro Gianluca Grassadonia e il presidente Floriano Noto al PoliGiovino
  22 ottobre 2019 10:42

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

Da ieri è partita l’era Grassadonia con il nuovo tecnico già al PoliGiovono ad allenare la squadra, prima del match delicatissimo del San Nicola di Bari. Ecco le sue dichiarazioni appena arrivato a Catanzaro: “Massimo sarà il mio impegno e quello della squadra per cercare di far bene, raggiungendo gli obiettivi che si è prefissata la società. La squadra – ha proseguito – deve trovare da un punto di vista mentale serenità e autostima. Del resto, si tratta di un gruppo che è in grado di giocarsela con tutti”.

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Il nuovo allenatore del Catanzaro lavorerà molto sull’aspetto mentale e su nuovi stimoli da dare al gruppo cercando di riportare quella tranquillità smarrita. Ma il primo test sarà davvero impegnativo per il nuovo mister che domani occuperà il posto in panchina al San Nicola di Bari, presso il mega impianto costruito per i mondiali di Italia 90’, contro una squadra costruita per stravincere il campionato. Grassadonia dovrà misurare le proprie capacità con una vera corazzata che da quanto ha cambiato allenatore (Vivarini al posto di Cornacchini) va come un treno.

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Da ora in avanti Maita e compagni dovranno confermare di avere le qualità e la determinazione per ottenere risultati importanti, in linea con gli obiettivi del presidente rilanciati dopo il cambio in panchina. Come ha fatto notare Noto, nel corso della conferenza stampa, svolta ieri presso la sede della società, “ora i giocatori non hanno più alibi”, a dimostrazione che questo malumore covava da tempo nello spogliatoio e che la partita con il Potenza (con il nuovo tecnico già in tribuna) è stata giocata con scarse motivazioni e con l’umore sotto i tacchi.

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Ora che Auteri è stato allontanato “per scelta della società e non del direttore sportivo” – c’ha tenuto a sottolineare il patron delle aquile – “, verranno fuori i valori del vero Catanzaro che, secondo questa interpretazione, sono stati soffocati dal peso di un tecnico autoritario e non disposto a discutere il suo metodo di lavoro e le scelte tecniche. Lo stesso allenatore che tuttavia l’anno scorso, da novembre in poi, e precisamente dopo la vittoria di Catania per 2-0, aveva iniziato a macinare punti e gioco spettacolare dimostrando di avere trasmesso nel gruppo il proprio credo calcistico e la sua filosofia improntata all’attacco.

Ecco, quello stesso mister, cercato e amato da società e tifosi, sui cui si era puntato tutto a scatola chiusa per vincere, nell’arco di pochi mesi diventa la causa dei mali del Catanzaro e viene sostituito da un allenatore giovane, caldeggiato dal Ds, il cui curriculum non fa certo tremare i polsi ma su cui si punta per far risalire il Catanzaro. Una scelta anche questa coraggiosa da parte della società che non si affida alle cure di un tecnico esperto e navigato ma decide di puntare sulle qualità di un emergente, il cui ingaggio fino a giugno 2020, con rinnovo in caso di promozione, fa capire quanto questa scelta sia provvisoria e da verificare sul campo.

Finisce così prima del previsto il progetto Auteri e con esso un sogno covato a lungo dai tifosi e inizia l’era Grassadonia con una squadra che, secondo la società e una parte della critica, può lottare ancora per vincere ma che, secondo molti, forse la gran parte, senza la mano del tecnico Auteri, diventerà una squadra “normale” senza grandi ambizioni. Da ora in avanti Grassadonia e compagni dovranno dimostrare sul campo tutto il loro valore.

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