Us Catanzaro 1929, Maita e compagni puntano la capolista Potenza. Out De Risio

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Allenamento sul campo del PoliGiovino
  16 ottobre 2019 21:14

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

Smaltita la sconfitta di Reggio Calabria, la truppa di Auteri, da ieri, ha ricominciato a pedalare, in vista del big match di domenica prossima contro la capolista Potenza. Una gara che si preannuncia delicatissima e piena di insidie, vista la caratura della compagine lucana che viaggia spedita e si gode il primo in posto solitario in classifica, con 20 punti. La squadra allenata da Giuseppe Addamo Raffaele è partita benissimo quest’anno, e dopo 9 giornate vanta la migliore difesa, con soli 2 gol al passivo, e una sola sconfitta.

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Il Catanzaro, dal canto suo, è una squadra forte e decisa tra le mura amiche e non teme nessuno. In casa, i giallorossi sono a punteggio pieno con 12 punti. Per i rossoblù l’ex stadio militare sarà una trincea e sicuramente il tecnico delle aquile saprà come affrontare la sorpresa di questo torneo. Serve una prova importante per Maita e compagni chiamati a vincere e convincere per dimostrare tutto il valore di questa squadra che, pur essendo a soli 4 punti dalla prima, sta facendo registrare un andamento poco felice in trasferta, pur venendo da una bella prova al Granillo. Le aquile sono apparse in palla per circa un’ora dimostrando la crescita anche fuori dalle mura amiche ma alla fine hanno subito la concretezza di una Reggina forte e di sostanza che ha colpito con il suo bomber. E proprio la sostanza manca a volte alla squadra allenata dal tecnico di Florida che in diverse occasioni ha chiesto ai suoi una maggiore personalità, massima concentrazione e capacità di sacrifico. Qualità che solo i giocatori più esperti possono trasmettere a un gruppo composto anche da elementi giovani e aggregati in estate.

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Ha detto bene un ex giocatore del Catanzaro e della Reggina, alla fine del derby: “Ha vinto la squadra più forte contro la squadra più bella”. Forse proprio questa definizione descrive al meglio il Catanzaro attuale che gioca bene, costruisce tanto ma concretizza poco, almeno in trasferta. Ma in serie C, come tutti sanno, servono soprattutto cattiveria e sostanza, più che bellezza. Caratteristiche che la squadra allenata da Mimmo Toscano pare avere maggiormente nelle proprie corde. Dal canto suo, il mister delle aquile che fa del bel gioco e del possesso palla le sue armi vincenti, non intende snaturare il suo credo ma sa bene che la sua creatura ha questi limiti caratteriali e sta lavorando a fondo per superarli.

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Tuttavia, fino ad ora, l’unica prova ben giocata in trasferta è stata Monopoli, vinta per 1 a 0. In quell’occasione, la squadra ha dimostrato maturità e lucidità contro una compagine che nelle partite successive ha fatto vedere di che pasta è fatta, tanto da conquistare la seconda posizione in classifica, con 19 punti.  Dopo Monopoli il buio di Viterbo e Caserta fino a Reggio Calabria dove le aquile, pur facendo una bella gara, hanno ceduto l’intera posta in palio agli amaranto, in una partita condizionata da una serie di fattori, compreso quello arbitrale ma, secondo una parte della critica, anche da alcune scelte poco ponderate dello stesso Auteri, proprio nella gestione dei cambi operati nella fase finale del match. Motivo per cui il tecnico è divenuto oggetto di numerose critiche che vanno a sommarsi ancora una volta a quelle legate alla scelta degli undici titolari.

Dal campo Anche oggi la truppa di Auteri ha svolto il lavoro pomeridiano, presso il PoliGiovino. Lo staff tecnico ha ordinato forza funzionale e palla. Unici assenti, Adamonis per impegni con la nazionale lituana, De Risio e Urso per infortunio, e Fischnaller e Martinelli per lievi acciacchi che non destano preoccupazione.

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