Us Catanzaro 1929, Noto: "Il nostro obiettivo resta la serie B. Il tecnico Grassadonia è apparso molto motivato" (FOTO E VIDEO)

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images Us Catanzaro 1929, Noto: "Il nostro obiettivo resta la serie B. Il tecnico Grassadonia è apparso molto motivato" (FOTO E VIDEO)
Floriano Noto, presidente dell'Us Catanzaro 1929
  21 ottobre 2019 19:21

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

La sconfitta in casa con il Potenza è la goccia che fa traboccare il vaso. A fine partita, bordate di fischi investono la squadra sotto la curva, la società tempestivamente si trincera nel silenzio stampa. Auteri sembra davvero arrivato al capolinea ma fino a questa mattina non viene fuori nulla di ufficiale. Poi, verso mezzogiorno, la società fa sapere che alle 15, presso la sede di via Gioacchino da Fiore, il presidente Noto terrà una conferenza stampa. Ma già prima di iniziare circola la notizia che il mister Auteri è stato esonerato insieme al suo vice Cassia. Al suo posto è stato ingaggiato Gianluca Grassadonia. Insieme al nuovo tecnico arrivano il suo vice, Ciccione, e il suo match analyst, Aquino. Rimane invece in organico il preparatore dei portieri, Luca Aprile.

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“Riteniamo che la scelta di questo mister – ha detto il presidente - sia appropriata per il tipo di gioco del tecnico Auteri e per la rosa di cui il nuovo allenatore può disporre. Tra l’altro Grassadonia si è dimostrato molto felice di poter allenare questi calciatori e mi ha parlato di una rosa molto importante”.

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L’accordo con Grassadonia prevede un contratto fino a giugno e il rinnovo in caso di seri B. “Io credo che quando i risultati non arrivano le componenti sono tante ma il primo responsabile è sempre l’allenatore. Oltretutto domenica abbiamo giocato con otto undicesimi dell’anno passato e credo che era sia fisiologico il cambio in panchina. Sotto l’aspetto umano e professionale ci siamo visti con il mister ma purtroppo quando i risultati non arrivano purtroppo è così. Poi, ci sono interpretazioni delle cose che non collimano con la realtà. Ci tengo a dire che fino a questa stamattina il direttore sportivo ha suggerito di non sollevare l’allenatore dal suo incarico. La scelta di sospendere il mister è stata della società”.

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Poi, ha proseguito il patron delle aquile “ancora ce la possiamo fare e mancano 28 partite. Il primo posto è raggiungibile e continuare con questo trend diventava davvero molto difficile. Inoltre – ha aggiunto - mi dispiace che il Ds sia stato aggredito fuori dallo stadio perché ritenuto responsabile dell’esonero dell’allenatore ma confermo che l’acquisto dei calciatori avuto il benestare del tecnico, anzi – ha sottolineato - qualche giocatore lo ha preso proprio lui. Solo a Catanzaro sento dire che vengono acquistati giocatori senza consultare Ds e mister. La squadra – ha spiegato il presidente - non ha risposto per come doveva. Forse un carico di tensione psicologica accumulata nel corso di questi mesi. Ma l’obiettivo della serie B resta in piedi e se non sarà raggiunto vuol dire che avremo fallito”.

Per tornare alle ragioni che hanno indotto all’esonero “non penso che la rosa di trenta giocatori per un allenatore dell’esperienza di Auteri sia un problema. Molti di questi giocatori anche giovani li ha voluti lui. Le rose si costruiscono con 11 elementi, poi ci sono le riserve, e poi abbiamo pensato di inserire un nuovo giocatore per reparto. Dal punto di vista qualitativo non mi risulta che il mister non stimi Risolo, Calì o Bayeye. Anche lui ha condiviso queste scelte ma è andata male e ne prendiamo atto. La scelta di esonerare Auteri è stata determinata dalla partita che ho visto ieri. Quello sceso in campo contro il Potenza non è il Catanzaro che voglio e che i tifosi vogliono. I ragazzi erano irriconoscibili e c’era una pesantezza mentale di tutti i giocatori. Ora che Auteri non c’è più è giusto che non trovino scuse rispetto al mister e da oggi non hanno più alibi. Dobbiamo dimostrare di essere dei professionisti. Quando accadono queste rotture la società deve rimanere tutelata e forte. Legarsi in maniera morbosa ad un giocatore, ad un direttore sportivo o ad un allenatore non va bene. Bisogna dare una linfa maggiore alla squadra ogni due o tre anni. E vi assicuro che a maggio non pensavamo proprio di esonerare Auteri. Il trend – conclude Floriano Noto - non è andato come avevamo previsto, tutto qui”.

Il nuovo mister ha diretto il primo allenamento 

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