Us Catanzaro 1929 sconfitto sul campo. La vittoria è sugli spalti, ma cresce la delusione tra i tifosi

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I circa 200 sostenitori giallorossi presenti al San Nicola di Bari nell'infrasettimanale dello scorso campionato
  24 ottobre 2019 22:32

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

Cronaca di una sconfitta annunciata. Così può essere commentato il 2-0 di Bari. Sugli spalti solita orgogliosa presenza degli oltre 200 sostenitori giallorossi che hanno sfidato il giorno infrasettimanale, il viaggio notturno, gli imprevisti, pur di tifare Catanzaro. E invece lo spettacolo in campo è stato di quelli che riportano indietro di anni, agli anni bui. Con una squadra inconcludente, brava solo a fare uno sterile possesso palla per vie orizzontali che fa passare la voglia di vedere calcio. Nessuna accelerazione, nessuno scatto d’orgoglio. Nulla di nulla. Solo qualche spunto singolare di Kanoute, qualche bel movimento di Tascone e alcune accelerazioni di Statella. Del resto, davvero un brutto spettacolo. Poche emozioni e tanta noia nel vedere una partita dall’esito quasi scontato, chiusa facilmente da un paio di azioni di un Bari concreto e bravo a capire il momento di confusione di una squadra apparsa demotivata, scarica e priva di stimoli.

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Questa è la cartolina di una trasferta che un mese fa si presentava come una sfida epica, con le aquile a battagliare con le prime della classe e soprattutto dall’esito affatto scontato. Invece il campionato in breve tempo ha preso un’altra piega e col passare delle giornate ha rivelato un’altra verità. Di una squadra lacerata da malumori e acciacchi e scossa dal cambio di allenatore che non ha trovato consenso tra i tifosi. La brutta copia di quello ammirato l’anno passato ma in realtà, indebolito. Così parla il campo. È una compagine che, tra l’altro, perso il suo principale condottiero, è diventata ancora più prevedibile e non fa più tanta paura. Ieri, infatti si è visto un reparto offensivo davvero poco pungente, un centrocampo lento e macchinoso, una difesa fragile. Le piccole certezze delle prime giornate sembrano essere svanite lentamente lasciando spazio alle nubi minacciose cariche di rabbia e di delusione sempre più vicine alla società di Floriano Noto.

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L’esonero di Auteri non è andato giù alla gran parte dei tifosi orgogliosi di avere comunque un big in panchina. Affidarsi poi ad un allenatore emergente, dal curriculum non esaltante, è stata forse una scelta azzardata. Ma il malumore viene da lontano, in fase di calcio mercato, lasciando con la bocca asciutta la gran parte dei tifosi che si aspettavano molto ma molto di più, sul piano della qualità, e che, malgrado tutto, hanno voluto confermare la fiducia con abbonamenti e ottime presenze allo stadio.  La piazza mormora ma il presidente continua a rilanciare. “La serie B è ancora un traguardo raggiungibile – ha ribadito , lunedì scorso, durante la conferenza stampa in cui ha ufficializzato l’avvicendamento sulla panchina – “. La realtà forse è un’altra e il campo la sta dimostrando.

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In serata, anche il comunicato degli Ultras Catanzaro 1973, in un’accorata lettera rivolta al presidente Noto, che si fa portatrice dello stato d’animo di tutta la tifoseria. Oggi pomeriggio, si sono registrati alcuni segnali di insofferenza di alcuni tifosi, nei pressi del PoliGiovino, dove la squadra si allenava a porte chiuse

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