Us Catanzaro 1929, stop agli allenamenti fino al 17 marzo

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Us Catanzaro 1929, stop agli allenamenti fino al 17 marzo
Us Catanzaro 1929, durante l'allenamento al PoliGiovino (immagine di repertorio)
  11 marzo 2020 20:58

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

La sospensione delle attività sportive delle Aquile era nell’aria già da ieri, dopo la decisione condivisa da Lega di serie C e Associazione italiana calciatori. Oggi si è materializzata.

Banner

Anche il Catanzaro, dunque, si ferma fino al 17 marzo per rispettare lo stop imposto dal decreto governativo che di fatto mette in quarantena l’intero Paese e ovviamente anche il calcio.

Banner

Auteri e compagni in giornata hanno incontrato, al PoliGiovino, il presidente Floriano Noto per fare il punto su quanto sta accadendo. Al termine del colloquio, si è convenuti con la decisione di sospendere ogni attività d’allenamento proprio per evitare qualsiasi tipo di contagio tra calciatori e operatori del settore.

Banner

Una decisione che segue quella già assunta autonomamente di sospendere fino a data da destinarsi il settore giovanile e la scuola calcio. Stop totale dunque per Corapi e compagni che si ritroveranno, secondo quanto appreso, il 17 marzo per la ripresa degli allenamenti. E stop al campionato di serie C che riprenderà per il Catanzaro domenica 5 aprile, in occasione del derby casalingo con la Vibonese. Ecco il comunicato diramato dalla società:

“L’Us Catanzaro 1929, in ottemperanza a quanto disposto dalla Lega Pro in accordo con l’Aic e a tutela della salute dei propri tesserati, comunica la sospensione dell’attività della prima squadra da oggi fino al prossimo 17 marzo. La data di ripresa è stata concordata con gli atleti. La società raccomanda, nell’interesse dei propri tesserati e collaboratori tutti, delle loro famiglie e dell’intera collettività, di attenersi responsabilmente a quanto previsto dal Dpcm del 9 marzo 2020. Nello specifico, di evitare spostamenti in entrata e in uscita dal luogo di dimora o domicilio nel comune dove ha sede l’attività lavorativa ovvero dal differente luogo dove gli stessi effettivamente abitano, salvo le ipotesi legate a situazioni di necessità o motivi di salute; di rimanere nella propria abitazione, in caso di febbre superiore a 37,5 gradi, limitando al massimo i contatti sociali, nonché di contattare il proprio medico curante. In questa settimana la società provvederà nuovamente alla sanificazione e disinfezione di tutte le strutture messe a disposizione dei calciatori per gli allenamenti”.

Precedenti L’ultima volta che i campionati di calcio subirono lo stop risale ai tempi dell’omicidio dell’ispettore Raciti, nel 2007, avvenuto durante i violenti tafferugli del derby giocato all’ombra dell’Etna, tra Catania e Palermo.

Ancora prima, in occasione dell’uccisione di Vincenzo “Claudio” Spagnolo, tifoso genoano ucciso all’esterno del Marassi da un tifoso del Milan. Andò diversamente in occasione della morte di Gabriel Sandri, tifoso laziale vittima di un proiettile partito dalla Calibro 9 di un poliziotto.

Nel 1973 neppure il colera interruppe i campionati. Il calcio, tuttavia, subì varie sospensioni a causa della seconda guerra mondiale.

Ma l’unica vera interruzione avvenne nel 1915 con l’inizio della Grande guerra. Campionato assegnato al Genoa. 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner