di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
“Nel mio ruolo c’è moltissima concorrenza perché sia a destra che a sinistra ci sono giocatori più che affermati. Nonostante tutto ho trovato i miei spazi sia da inizio partita che da subentrante”.
Così, il terzino sinistro del Catanzaro Alberto Tentardini in sala stampa.
“Credo di ritagliarmene altri perché sento la fiducia dei compagni e del mister e dobbiamo dare il massimo per meritare il ruolo da titolare”.
Poi afferma: “Mi fa piacere aver fatto il mio dovere e rispetto all’anno passato sto trovando costanza sul minutaggio e sugli allenamenti: sono contento di aver ripreso il ritmo perso l’anno passato. Credo che questo sia dovuto alla fiducia delle società e dell’allenatore e non era scontato: spero di ripagarli”.
E ancora: “Sulla fascia destra non mi è mai capitato di giocare, sono stato sempre a sinistra. Non è facile per un terzino mutare la postura del corpo, i movimenti, la frequenza del piede debole. Se dovesse capitare mi farò trovare pronto”.
Secondo il venticinquenne comasco i momenti più belli sono stati “il primo gol al Modena con la maglia giallorosa e la prima giornata di campionato con una bella prestazione coronata anche da un assist. Non era scontata la mia conferma, ma fortunatamente sono rimasto e ho meritato di rimanere accettando il fatto di giocarmi il posto partendo dietro ma sapendo di disputare il campionato con una squadra come il Catanzaro”.
Poi osserva: “Tutte le gare sono accese e difficili e bisogna essere bravi ad indirizzarle sulla strada giusta come stiamo facendo. La Viterbese ha una buona squadra e numerose individualità, sta venendo fuori. L’approcceremo dando il massimo e cercando di imporre il nostro gioco”.
Tentardini conferma la stima del mister che “mi ha sempre detto che ha grossa fiducia in me e mi ha elogiato e messo in discussione quando c’era da farlo. Partendo un po’ da dietro si ha quell’opportunità di lavorare con più voglia al fine di raggiungere la maglia da titolare o subentrare nei momenti decisivi per vincere o sbloccare la partita. Si nota la capacità di creare gruppo, entusiasmo ed è quella che sta venendo fuori ed è ciò che fa la differenza. Dobbiamo gestire bene ogni match e poi una volta indirizzato le qualità vengono fuori”
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