Us Catanzaro 1929, un derby alla pari che premia la capolista, ma il palo salva ancora una volta gli amaranto

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La spettacolare coreografia regalata dalla "Curva Massimo Capraro" nel derby con la Reggina
  27 febbraio 2020 20:32

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

Seconda sconfitta consecutiva per il Catanzaro di Auteri, ma questa volta brucia tanto perché di tratta di un derby molto sentito e perché matura tra le mura amiche dopo una bella sfida alla pari.

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Meraviglioso lo spettacolo offerto dalla “Curva Massimo Capraro”, ad inizio partita. Migliaia di bandierine giallorosse al cielo accompagnate da qualche torcia luminosa e da cori possenti regalano un’atmosfera di altre categorie.  

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Le Aquile tuttavia non demeritano affatto, al cospetto di una squadra rocciosa e ben organizzata. Anzi, Corapi e compagni contengono molto bene Denis e Reginaldo, tanto da indurre nel secondo tempo mister Toscano a sostituirli entrambi.

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Ma la Reggina è la squadra che ci si aspetta: attenta, fisica, concreta. Il tecnico amaranto, nell’arco di 7 mesi, riesce a mettere su una corazzata capace di stare in vetta per tutto il campionato. Con la vittoria di ieri sono 10 i punti di distacco dal Bari che non va oltre il pareggio a Terni. Gli umbri guardano con più attenzione alla finale di Coppa Italia contro la Juventus under 23 e rallentano in campionato.

Per tornare al Catanzaro, Auteri sa di avere di fronte un avversario forte e cinico e si affida in difesa a Riggio (in assenza di Atanasov), nel ruolo di centrale, che fa una buona partita; De Risio, sempre molto bravo, e Corapi, per la verità ieri un po’ in affanno, giocano bene, ma De Rose e Rivas sono due cagnacci e rendono la vita difficile agli avversari.

In avanti Kanoute, Bianchimano e Giannone provano a dialogare ma impattano sul muro difensivo. La velocità di Kanoute si rivela sterile, l’altezza di Bianchimano è poco sfruttata e la tecnica di Giannone non incide. Di fronte avevano la miglior retroguardia del torneo confermata da un’altra prestazione impeccabile.

Nel secondo tempo, i primi due faranno spazio a Carlini e Di Piazza. Il primo sfiorerà il gol al novantesimo mandando di testa la palla sul palo, mentre il secondo farà vedere qualche buon movimento. Complessivamente il Catanzaro meritava il pareggio ma la Reggina non ruba nulla e sfrutta l'occasione vincente. L’assist di Doumbia per Rivas è davvero bello e il centrocampista si fa trovare pronto e la mette dentro.

Il Catanzaro dalla sua ha il pregio di restare sempre in partita, con grande attenzione e applicazione ma trova difficoltà in fase di costruzione e non riesce a scardinare il muro eretto da Bertoncini, Rossi e Blondett. Certo, si vede ancora a tratti quel gioco di Auteri che rende le squadre belle e spettacolari anche con le grandi.

Quella attuale è una rosa rinforzata a gennaio ma profondamente segnata dalla crisi d’autunno e dalla gestione Grassadonia. Il ritorno di Auteri ha riconciliato l’ambiente ma solo il lavoro potrà riportare quella mentalità vincente acquisita nella stagione passata.

Se il derby d’andata al Granillo metteva di fronte due squadre forti, dove però il Catanzaro era la squadra da battere, questa volta accade il contrario, ma il risultato è sempre lo stesso: 1-0. Ancora una volta è il palo a salvare la Reggina. Dopo quello centrato da Fischnaller che ha strozzato il boato dei 1000 tifosi ospiti, ora è toccato a Carlini cancellare le speranze dei 7mila cuori giallorossi.  

A fine gara, Auteri rifiuterà la stretta di mano al collega Toscano, reo, secondo lui, di non aver “rispettato, durante la partita, le regole comportamentali a bordo campo”. Toscano in sala stampa risponderà secco: “E' un problema suo”. Insomma, derby anche tra panchine, che mette di fronte due tecnici bravi ma con stili differenti.

Ma il vero derby è sugli spalti, tra due tifoserie nuovamente rivali e pronte alla sfida. In curva Est ieri mancava la gran parte della tifoseria organizzata amaranto, priva di tessera del tifoso, e il gol di Rivas che ipoteca la promozione in serie B, è gioia per pochi fedelissimi. 

Allenamento Seduta pomeridiana al “Mirko Gullì”. Lavoro di scarico per chi ha giocato il derby, mentre per tutti gli altri palestra, accelerazioni e piccola partitella. Per Bianchimano, uscito ieri dal campo dolorante, si trattava solo di crampi. Domani pomeriggio, allenamento sul sintetico del Federale, in vista del match di Potenza.

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