Us Catanzaro 1929, una vittoria del gruppo che vale il primato

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La Curva Massimo Capraro ricorda Vinicio Caliò inghiottito 19 anni fa durante la tragedia del camping Le Giare
  15 settembre 2019 22:26

ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

Una vittoria importantissima che regala il primato solitario con 10 punti in classifica e una grande fiducia per il futuro. Il Catanzaro di oggi ha saputo attendere con pazienza per tutto il primo tempo e un terzo del secondo, contro una formazione ostica e brava a difendersi, prima di andare a segno con Fischnaller.

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Nel primo tempo (leggi qui la cronaca del match), tuttavia, la Sicula Leonzio ha saputo tamponare bene le fasce e arginare un Kanoute a tratti straripante che ha impensierito più volte la retroguardia siciliana ma senza andare in gol.  Maita e De Risio hanno svolto un compito molto difficile a centrocampo in fase di contenimento e costruzione del gioco cercando di innescare Statella e Casoli, cursori esterni titolari, che tuttavia non hanno brillato.  Mentre chi ha brillato è stato ancora una volta Fischnaller che ha provato costantemente a bucare la difesa avversaria con la rapidità e l’estro che lo contraddistinguono. Anche un rigore negato per l’attaccante di Bolzano. Nicastro invece è apparso u po’ in affanno tra le linee avversarie nel ruolo di centravanti classico. L’esperto attaccante ha sgomitato tanto per farsi rispettare ma ha perso anche diversi palloni ed è apparso un po’ impreciso in fase di conclusione. Una nota a parte merita la difesa, con un Martinelli davvero bravo e sicuro capace di dare fiducia al compagno di reparto Riggio e una certa libertà di movimento anche a Celiento che ora aiuta meglio anche in fase di costruzione a centrocampo.
Di Gennaro conferma tutto il suo valore con grande disinvoltura tra i pali e in uscita. Incolpevole sul gol di Lescano che ha inventato una parabola di testa davvero imparabile nei minuti di recupero.

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Positivo l’ingresso in campo dei giocatori, nel secondo tempo. Di Livio ha interpretato alla perfezione quello che il mister vuole da lui, con rapidità e fantasia. La punizione che ha sbloccato il match al 15’ è partita proprio dai suoi piedi. Giannone continua a crescere e oggi ha siglato anche il gol del 3-0 su rigore, cancellando così l’orrendo scavetto di Castellamare di Stabia con un rasoterra perfetto che ha spiazzato il portiere Nordi (ex di turno). Anche Mangni ha disputato un ottimo spezzone di gara provando a saltare l’uomo e ad entrare in area. E lo stesso Quaranta schierato al 34’ nella difesa a 4 ridisegnata dal mister ha be figurato. Tuttavia, è stata una partita per nulla facile. Fino al gol su palla inattiva il risultato era inchiodato sullo 0-0 e sembrava stesse prendendo una piega davvero complicata perché non si riusciva a bucare la barriera difensiva eretta da Petta e compagni. Ma l’ingresso dei tre davanti ha cambiato la partita e la Sicula ha ceduto di fronte ad un Catanzaro che ha strameritato i tre punti per continuità di gioco, occasioni e maturità.

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E così arriva anche il primato solitario in classifica per le aquile allenate da un mister convinto delle sue idee e sicuro dei suoi mezzi che non si fa per nulla scomporre dalla classifica. “E’ la vittoria di un gruppo – ha dichiarato in sala stampa - non di qualche giocatore o del mister e bisogna continuare a lavorare giorno dopo giorno”. Nel finale, infortunio alla costola per Favalli, che è stato poi trasportato in ospedale per le cure mediche.
Bene per la “Curva Massimo Capraro” che ha sostenuto con una certa continuità la squadra per tutti i novanta minuti e in alcuni momenti anche in modo travolgente.

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