Usura nel Catanzarese, cinquantenne di Isola Capo Rizzuto dopo due anni lascia il carcere

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images Usura nel Catanzarese, cinquantenne di Isola Capo Rizzuto dopo due anni lascia il carcere

  24 ottobre 2024 21:17

di STEFANIA PAPALEO

Dopo oltre due anni trascorsi dietro le sbarre del carcere di Siano con la pesante accusa di usura ai danni di un commerciante di Botricello, per Saverio Capicchiano, 53 anni, di Isola Capo Rizzuto, è arrivato il momento della libertà. A concedergli la misura cautelare meno afflittiva degli arresti domiciliari è stato oggi il Tribunale di Catanzaro, presieduto da Emma Sonni (a latere: i giudici Mariarosaria Migliarino e Silvia Manni), in accoglimento dell'istanza avanzata nell'interesse dell'indagato dagli avvocati Salvatore Iannone e Claudia Pittelli. Questi ultimi, dopo un primo rigetto di analoga istanza, avevano presentato ricorso presso la Corte di Cassazione, che aveva disposto il rinvio degli atti a una nuova sezione del Tribunale del Riesame, che ha così rivalutato la posizione di Capicchiano dal punto di vista delle esigenze cautelari, annullando di fatto la decisione che era stata assunta dai precedenti giudici di lasciare l'indagato in carcere, nonostante in entrambi i gradi di giudizio fosse caduta l'aggravante del metodo mafioso previsto all'art 7.

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I giudici che oggi gli hanno permesso di lasciare il carcere hanno condiviso la tesi difensiva secondo cui il periodo trascorso in carcere è stato proporzionale alla gravità dei fatti commessi, ritenendo alla stregua necessario lasciarlo comunque sottoposto agli arresti domiciliari, da dove Capicchiano ora attenderà lo sviluppo processuale a suo carico, sperando ancora in una riduzione di pena in Cassazione.

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Contro di lui le accuse lanciate dalla vittima con una ricostruzione dettagliata dei gravissimi episodi commessi ai suoi danni, dopo che lo stesso aveva accettato di ricevere un  prestito, con un tasso di interesse mensile pari al 13,75%, da Capicchiano e altre quattro persone, tutte finite in carcere all'alba del 21 febbraio del 2022 nell'ambito di un blitz - nome in codice "Cashback" - scattato tra Botricello, Cropani e Isola Capo Rizzuto. Poi i processi di primo e secondo grado e le istanze di scarcerazione puntualmente rigettate.

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