di GIORGIA RIZZO
Nastri gialli contro il degrado intorno all'edificio del vecchio ospedale civile stamattina in occasione dell'iniziativa di sensibilizzazione dei giovani costruttori dell'Ance - Associazione nazionale costruttori edili. Il messaggio è chiaro: recuperare l'edificio sbloccando la burocrazia, per restituirlo alla città.
"Ci sembra doveroso che dopo 30 anni l'edificio lasciato all'abbandono venga recuperato", ha dichiarato Carlo Barberio, presidente dei giovani dell'Ance di Catanzaro, che ha aggiunto: "Questo non è una protesta fine a sè stessa ma un'iniziativa di sensibilizzazione per i cittadini e le amministrazioni perchè si sblocchi la burocrazia e perchè si permetta che un edificio storico del 1500 possa essere restituito ai cittadini. Vogliamo dimostrare che anche i costruttori sono sensibili ai problemi delle città, come lo sono tutti i cittadini. E' inconcepibile che questo edifico di 6000 metri quadrati e 6 piani venga lasciato a sè stesso per mancanza di fondi o rimbalzi fra le vari amministrazioni e non si riesca a restituire un edificio alla città per farne un giusto uso".
Intanto anche l'Azienda sanitaria provinciale, proprietaria dell'immobile, ha mostrato la propria apertura per qualsiasi opera di recupero.
"L' Asp è disponibile a qualsiasi soluzione - ha dichiarato Carlo Nisticò, responsabile del patrimonio dell'Asp - sensibile com'è alla risoluzione del degrado per la città e per i cittadini, soprattutto per la necessità di utilizzare questo immobile con l'obiettivo di vivacizzare ancor di più il centro storico com'è successo per l'Umberto I, un utilizzo di cui i cittadini del centro possano beneficiare".
Dovrà però essere la Sovraintendenza, già sollecitata dall'Asp, a stabilire la destinazione dell'edificio e a redigere una relazione su un progetto mirato, entro la fine dell'anno. Proprio l'uso dell'immobile è tuttora in discussione, tenendo in considerazione anche l'antico vincolo di donazione dei proprietari che lo hanno concesso per una funzione sanitaria. Il Comune sembrerebbe voler utilizzare l'area antistante l'edificio per costruire dei parcheggi.
D'altro canto c'è chi ne sottolinea il valore storico, dal momento che l'edificio sorge sulla sede dell'antico monastero di Sant'Agostino. In questo senso si esprime la presidente di Italia Nuova, Elena Bova: "Abbiamo lavorato per porre all'attenzione della città il paventato rischio della demolizione di un edificio che ha un grande valore per la cittadinanza, presentando una perizia alla sovrintendenza in cui si mostra tutta la parte storica del convento di Sant'Agostino per essere recuperata nella sua dimensione storica. Siamo contrari a qualsiasi intervento di demolizione o costruzione di parcheggi. Vigileremo affinchè l'immobile venga recuperato nella sua interezza".
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