di Antonella Scalzi
La cura del verde pubblico in città non è al top, il Comune lo sa e le sanzioni a carico di Si.Eco. e Verdidea potrebbero scattare presto. Martedì, infatti, scadrà ufficialmente il termine imposto da Palazzo De Nobili alle ditte che gestiscono il servizio per portare a termine gli interventi in programma. Cinque giorni soltanto e le previsioni lasciano intendere che è troppo tardi per rimettersi in carreggiata e rispettare il countdown prefissato.
Queste le basi di un incontro che stamattina, in Comune, si è tenuto tra l’assessore all’Ambiente, Domenico Cavallaro, e i componenti della commissione Urbanistica, presieduta da Antonio Mirarchi. Viabilità sarebbe meglio dire perché il verde pubblico riguarda anche i marciapiedi e i bordi delle strade. Ecco perché il tema è stato affrontato nella prima e non nella seconda commissione che, più in generale, di occupa di igiene ambientale. Si è trattato di un incontro chiesto dalla commissione e l’assessore al ramo non ha declinato l’invito consapevole com’è che il problema esiste e va affrontato prima possibile. Per salvare il salvabile, insomma, sembra non esserci più tempo.
Ecco perché fonti del Comune danno per scontato che alla fine Palazzo De nobili chiuderà la partita infliggendo alle ditte competenti le penali previste dal contratto in caso di inadempienza. Verde pubblico, dunque, una bomba da disinnescare in fretta anche perché dal punto di vista ambientale questo non è neppure l’unico problema con il quale l'amministrazione comunale del capoluogo di regione è chiamata a fare i conti. Sul piatto c’è anche la gestione dei cimiteri rispetto alla quale l’Ati Servizi Cimiteriali Catanzaro ha respinto ogni attacco al mittente chiarendo comunque di aver «implementato l’organico con un ulteriore squadra al fine di contribuire, per una questione di decoro, a porre rimedio alla critica situazione del verde in cui versano attualmente i cimiteri cittadini».
E sulla spiaggia non va meglio. Luglio è ormai alle porte, ma i rifiuti stanno deturpando l’arenile di Giovino al punto che stamattina la commissione consiliare che si occupa di turismo ha voluto rendersi conto del problema attraverso un sopralluogo apposito. Un giro e poi le foto per l’apertura di una pratica che ponga Palazzo De Nobili elle condizioni di intervenire e farlo in fretta per salvare la stagione estiva del capoluogo di regione.
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