Verso le comunali di Girifalco, i grandi movimenti nel calderone del centrodestra

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Il municipio di Girifalco
  03 marzo 2020 21:42

di MASSIMO PINNA

Verso le comunali di primavera, i grandi problemi del centrodestra. O meglio, di alcuni suoi esponenti. Si parla in particolare dei grandi movimenti dell’attuale vicesindaco Maurizio Siniscalco e di quelli da e verso il presidente del consiglio comunale, con delega all’urbanistica, Elisabetta Ferraina.

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Prima di entrare nei particolari, i due grossi ostacoli alle loro ambizioni personali e politiche sono sostanzialmente due. Il primo è presentarsi, eventualmente, in una lista diversa da quella del sindaco uscente Pietrantonio Cristofaro, quando fino alla fine ne stanno condividendo tutto. Il secondo è più politico. Infatti, vincente il centrodestra regionale, entrambi, uno di Fratelli d’Italia, l’altra coordinatrice locale di Forza Italia, vorrebbero o potrebbero -anche se non proprio d’accordo o insieme-, ergersi a rappresentanti locali del centrodestra millantando o magari fornendo la copertura politica regionale ad una lista locale di centrodestra. Con o senza simboli si vedrà. Alla recenti regionali, il dato buono di Fratelli d’Italia è frutto anche e soprattutto di rapporti politici intercomunali, non certo solo del fatto che Siniscalco sia stato rappresentante di lista. Mentre il dato modesto di Forza Italia, meno che meno quello del deus ex machina Mimmo Tallini, non può certo essere portato come vanto dalla Ferraina. Cionondimeno, l’ambizione politica, legittima, c’è, e la strada potrebbe essere percorsa.

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Ma ecco l’altro grande ostacolo. Non solo in questi cinque anni i due hanno coabitato, apparentemente in modo pacifico, con il Pd di maggioranza e con il sindaco. Ma a nessuno sfugge come la vittoria del 2015 della civica a sostegno di Cristofaro venne fatta passare, sulla stampa, con le dichiarazioni dell’allora segretario provinciale del Pd Enzo Bruno che inneggiò alla vittoria del Pd a Girifalco intestandosi la vittoria. Ma anche sul palco della vittoria, a Girifalco assieme a Enzo Bruno salì Antonio Scalzo, allora presidente Pd del consiglio regionale. Il tutto senza un’esponente, dicasi uno, del centrodestra. E nel silenzio-assenso di Siniscalco-Ferraina. Che assieme, dei 1772 voti della lista vincente, ne portarono 1009. Per dire, il peso del centrodestra nella vittoria declamata dal Pd. Altri tempi, ma i segni restano, forse nel 2015 non conveniva intestarsi la vittoria. La cronaca e la storia politica insegnano che tutto è possibile, naturalmente, salvo approvazione degli elettori.

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Intanto, a sparare a zero su Siniscalco e i suoi movimenti, Teresa Signorello dei Democratici di Girifalco. "Un vicesindaco di una amministrazione deficitaria, lui stesso emblema di molti fallimenti di questi anni targati Cristofaro che, senza pudore, ambisce a rifarsi un ruolo politico dopo essere stato estromesso dalla stanza dei bottoni. Un vicesindaco che va in giro, rimarcando i fallimenti di questi anni, quando il fallimento è tutto nel duo Cristofaro-Siniscalco. E che tenta di darsi un futuro, in aperto contrasto al sindaco, ma senza aver rimesso ancora la sua delega assessorile  e di vicesindaco".

Ma andiamo allo stato dell’arte che si registra a Girifalco. Di Siniscalco, che cerca di fare una lista alternativa a quella del sindaco si è già detto. Solo che la lista dovrebbe essere guidata da Carolina Scicchitano, direttore amministrativo del Gal Serre Calabresi-Alta Locride che, come tanti altri al suo posto, vuole e cerca appoggi, ma non certo sponsor troppo esigenti o con un passato politico ingombrante alle spalle. La novità è che a Girifalco danno la Ferraina non più in buoni rapporti con il sindaco uscente. Scenario che apre a mille possibilità. Ed ecco che rientra in scena una coalizione di centrodestra, ai cui fanno gola i voti della Lega di Girifalco, ormai una realtà di peso. In grado di condizionare il risultato. Lega che non ha però il peso per poter correre da sola, rischiando di rimanere fuori dai giochi, come il M5S, ma che cerca quindi di allearsi alla meglio. Si parla sempre di un rapporto con il sindaco uscente, ma negli ultimi giorni, pare che, qualcosa si sia inceppato. Ecco perché è ripartita la corsa al centrodestra unito. Un centrodestra unito che avrà sempre un grosso problema. Già registrato nella consiliatura che sta per finire.

Chi farà il sindaco e chi il vicesindaco? Tra Siniscalco e Ferraina, se si può, la lotta sotterranea per chi doveva essere vicesindaco ed assessore è stata in questi anni più cruenta di quella tra Siniscalco e il sindaco. Ma lo scenario cambierà, chissà quante volte ancora, prima della presentazione ufficiale delle liste.

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