Si sono tenuti quest'oggi in Regione gli incontri per discutere della vertenza Lirosi Autoservizi con sede a Gioia Tauro e titolare di un contratto di servizio con la Regione Calabria vigente fino al 2026, le cui quote societarie sono oggetto di sequestro penale per evasione fiscale nell’ambito di una vicenda di cui tratteranno i Tribunali competenti.
A seguito di un comunicato stampa diffuso dall’Amministratore Unico della Lirosi Autoservizi, Sabrina Condemi, nonché amministratore giudiziario del capitale sociale sequestrato dal Tribunale di Palmi, le parti sociali hanno richiesto un confronto con l'assessore ai Trasporti Emma Staine che, in virtù della delicata situazione che riguarda ottanta lavoratori, si è resa immediatamente disponibile e ha approfondito con gli uffici tutti gli aspetti del contratto di servizio e l’erogazione dello stesso.
L'assessore Staine ha dapprima incontrato la dottoressa Condemi in qualità di rappresentante legale della Lirosi Autoservizi, e, nell’immediato, anche i rappresentanti sindacali e Rsa dell'azienda.
“Non mi sottraggo mai alle richieste d'incontro, specie se queste riguardano il futuro di ottanta lavoratori. Certo – ha dichiarato l'assessore Staine – ritengo profondamente scorretto e professionalmente deprecabile che un'Amministratrice giudiziaria nominata dal Tribunale, professionista deputata esclusivamente ad attenersi al ruolo che le compete, nel rigore che le leggi le impongono, ritenga opportuno trasmettere un comunicato stampa avente ad oggetto le proprie attività, il tutto, ritengo, senza il consenso dello stesso Tribunale che l’ha nominata. Ma c'è di più: con lo stesso comunicato ha fornito informazioni non veritiere, falsando l'opinione pubblica e illudendo i lavoratori, perché la Lirosi non vanta alcun credito pari a 14 milioni di euro come improvvidamente dichiarato a mezzo stampa della Condemi. Stigmatizzo il comportamento di chi ritiene di denigrare il lavoro della Regione Calabria per il solo mero proprio tornaconto professionale, celandosi dietro l’egida di una nomina del Tribunale, che dovrebbe invece verificare l’opportunità, oltre che la correttezza dei professionisti che incarica".
"La Regione - ha sottolineato Staine - ha operato sempre correttamente per tramite del dirigente di settore, Giuseppe Pavone, il quale con massima collaborazione e disponibilità ha partecipato a diverse riunioni, facendo proprie le istanze della Società, ma dovendo altresì garantire la legittimità degli atti che la Regione stessa pone in essere. Mi preme ricordare che ogni azione intrapresa dalla Regione non mira a soddisfare l'esigenza del privato, ma si basa sull’oggettività della legge. Il mio obiettivo è tutelare, esclusivamente, i lavoratori e garantire il servizio di trasporto pubblico per i cittadini della Piana di Gioia Tauro. Pur restando garante delle procedure amministrative dell’Ente che rappresento, certamente non rientra nel mio compito istituzionale intervenire nel merito della vicenda Lirosi Autoservizi, ovvero nelle esigenze economiche che riguardano il concordato in bianco dalla stessa presentato. La Regione Calabria – ha concluso l'assessore Steine – ha presentato una proposta transattiva nel rispetto rigoroso dei parametri di legge applicabili e non permetto a nessuno di denigrare l’operato di un dirigente come l’ingegner Pavone diffondendo false notizie al solo fine di fare leva di pressione con i lavoratori sull’Ente regionale. Questo modo di comportarsi è sbagliato e, personalmente, corrobora in me l’idea che il dirigente ha agito in modo corretto, con competenza e rettitudine”. Una volta chiarita l’ottemperanza al proprio dovere da parte della Regione e del dirigente ing. Pavone, le riunioni odierne hanno approfondito le possibili soluzioni alternative, in caso di mancata presentazione della proposta concordataria da parte della Lirosi autoservizi srl, per assicurare la continuità del servizio e la salvaguardia dei posti di lavoro. A tale riguardo, l'assessore Staine ha individuato una possibile soluzione alternativa che va nella direzione della tutela dei posti di lavoro e la continuità del servizio, il tutto da attuarsi solo nel caso in cui la Società non possa garantire continuità del servizio.
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