"Nel cuore della nostra città , nella bellissima cornice del Parco Peppino Impastato, una panchina rossa si ergeva come simbolo tangibile contro la violenza sulle donne. Dipinta con cura e dedizione dalle Donne Democratiche della provincia di Catanzaro (proprio lo scorso anno ), questa panchina non rappresenta solo un oggetto fisico, ma un richiamo costante all'importanza di combattere la violenza di genere.
Purtroppo però nella giornata di ieri , durante una passeggiata nel Parco Peppino Impastato, ho notato la panchina completamente distrutta, la sua integrità completamente compromessa. Si tratta di un atto oltraggioso che va oltre il danneggiamento materiale. È un affronto diretto alla dichiarazione di solidarietà contro la violenza sulle donne", scrive in una nota Lidia Vescio (PD).
"Le Donne Democratiche, - prosegue - con il loro gesto di dipingere la panchina di rosso, hanno cercato di creare consapevolezza e promuovere un ambiente sicuro per tutte le donne. La panchina rossa era più di un semplice oggetto urbano, era un promemoria quotidiano che ci impegna a costruire una società in cui le donne non debbano temere la violenza. A poche settimane dalla “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne”, ricordiamoci che occorre oggi come non mai educare e sensibilizzare sulle questioni di genere. Solo attraverso la collaborazione e un impegno continuo possiamo sperare di creare un ambiente in cui tutte le donne si sentano al sicuro e rispettate. Non è stato solo danneggiato un simbolo contro la violenza sulle donne, ma un bene comune a tutti i cittadini".
"Mi rivolgo a chi compie questi gesti, - incalza - smettetela di distruggere e imbruttire la nostra città! Spesso sono depositaria di lamentale da parte di concittadini sul fatto che noi “politici” non facciamo nulla per tutelare il territorio e l’ambiente in cui viviamo. Bene, rispondo che la politica e soprattutto l’attuale Amministrazione , sicuramente, devono dare molte risposte ai cittadini in merito alla “mala-gestio” della Città di Lamezia Terme. Rispondo che senza dubbio numerose sono le responsabilità dell’attuale Amministrazione, ma aggiungo -altresì- che i primi a non tutelare e a non rispettare l’ambiente in cui viviamo, sono i Lametini stessi".
"La carta buttata a terra, i rifiuti abbandonati ai bordi della strada , i muri imbrattati, le panchine rotta e tanti altri gesti irrispettosi , sono il segno che non esiste rispetto per i beni che appartengono a tutta la collettività. Comprendo che non è possibile monitorare con telecamere tutto il territorio comunale, ma quest’Amministrazione deve vigilare e fare un maggiore sforzo per controllare alcune zone. La panchina rossa vandalizzata deve richiamare urgentemente la nostra responsabilità collettiva di tutelare il bene comune, occorre ripristinarla immediatamente, per ribadire con forza il nostro impegno contro chiunque tenti di deturpare il volto della nostra città", conclude la Vescio.
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