Viaggio nel degrado: via Sicilia e via Sardegna terre di nessuno (VIDEO)

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images Viaggio nel degrado: via Sicilia e via Sardegna terre di nessuno (VIDEO)

  09 luglio 2019 18:47

di ANTONELLA SCALZI

Fogna colabrodo e cittadini quasi rassegnati. È l’atmosfera che si vive tra via Sicilia e via Sardegna. Siamo nel capoluogo di regione, a due passi dal centro commerciale Le fornaci, a pochi minuti d’auto dalla stazione ferroviaria del quartiere marinaro. Eppure sembra di essere nella terra di nessuno.

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Nascosto dai canneti, al di là del ponte ferroviario, c’è uno sversamento di liquami. Incredibile, ma vero. Eppure questo è soltanto uno dei problemi di una zona che quotidianamente fa i conti con furti, spaccio, illuminazione carente e tanta, tanta sporcizia. Non è semplicemente una questione  di funzionamento del depuratore. Lì c’è un raccordo fognario, ma il collegamento sembra essere affidato a pompe inesistenti. Sullo sfondo una disputa fatta di un annoso tiro e molla tra pubblico e privato. Ma lo sversamento parla da solo e quel muretto che separa l’abitato dalla ferrovia sembra lo spartiacque tra ciò che è e ciò che deve apparire.

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Un agglomerato di case che si dirada man mano che si arriva al ponte e che ci si avvicina a via Sicilia. Cittadini che preferiscono non esporsi, ma che fanno quotidianamente i conti con un’integrazione complicata con i catanzaresi di etnia rom maggiormente concentrati su via Sicilia.

«Qui non ci si annoia mai». Questo è ciò che affermano residenti stanchi di essere dimenticati da tutti. Sono combattuti sul da farsi, ma l’aria che tira sa di protesta che sta per esplodere perché nelle fatture idriche la depurazione si paga e la misura sembra essere ormai colma perché la delusione di una soluzione definitiva e mai arrivata brucia ancora. Si paga l’inesistente, in pratica, in luoghi dove - lo ricordava l’anno scorso su Facebook il consigliere Eugenio Riccio - «anche la sostituzione di pochi metri di tubo diventa un lusso tanto che le acque reflue sversano nell'alveo del torrente in tutta tranquillità».

Uno scempio ambientale che lascia interdetti e nel quale a volte scorrazzano anche i topi. Degrado innegabile, ma che a Catanzaro non è l’unico. Di situazioni paradossali ce ne sono tante, alcune praticamente in centro.  È il caso di via Carlo V. Qui la depurazione c’è, ma da anni si fa i conti con un vero e proprio mistero neppure troppo nascosto. Basta scendere in via Lucrezia Della Valle e guardare la montagna. Lo spettacolo che appare ha del raccapricciante: una colata di liquami visibile a occhio nudo che sembra non essere neppure l’unica, ma della quale nessuno sembra sapere nulla nonostante scorra indisturbata da anni tra le colture del capoluogo di regione. 

 

 

  

 

 

 

 

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