Viaggio nel tempo a Zagarise, tra le pagine del libro di Guglielmo Opipari e della figlia Irma

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Irma e Guglielmo Opipari
  21 ottobre 2020 15:42

di PAOLO CRISTOFARO

Il fascino di una terra pittoresca e antica come la Calabria, è noto, passa soprattutto dai suoi borghi; passa dai tanti paesini che sembrano piccoli universi a sé, mondi meravigliosi ciascuno diverso dall'altro. Tra questi troviamo anche Zagarise, borgo di poco meno di 1600 anime nel Catanzarese. A raccontarlo, con passione e precisione, Guglielmo e Irma Opipari nel volume "Alla scoperta di Zagarise", pubblicato quest'anno da Calabria Letteraria Editrice, del gruppo Rubbettino. 

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"Questo libro è nato per la richiesta di mia figlia Irma, all'epoca laureanda in Lettere impegnata nella stesura della tesi in Antropologia dal titolo "Il dialogo ininterrotto. Il continuum vita-morte nella tradizione di Zagarise", di contattare insieme gli anziani del mio amato paese, Zagarise, per raccogliere le loro testimonianze su ogni aspetto riguardante la morte", scrive in prefazione Guglielmo Opipari. "La ricerca che ho portato a termine è stata come un viaggio a ritroso nel tempo, ancora più affascinante perché ha consentito di approfondire le mie radici e intravedere una realtà quasi del tutto ignorata", sottolinea Irma Opipari.

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Il volume, abbastanza corposo, parte effettivamente in un viaggio molto approfondito alla scoperta del paese, partendo dalla storia, antichissima e quasi dimenticata, e passando per monasteri, chiese, riti, tradizioni, leggende e personaggi illustri. Una prima parte introduttiva è dedicata al territorio, alla popolazione e all'economia. Vi è poi una parte sulla Zagarise monumentale che si concentra sulla Torre normanna, sulle chiese di Santa Maria Assunta, del Rosario e della Madonna degli Angeli, passando poi ai monasteri, di Santa Maria Acquaviva, Santa Maria della Sana e quello di San Giorgio. Spazio anche ai conventi, quello domenicano, quello del Salvatore, del Terzo Ordine di San Francesco, toccando anche il Museo d'arte sacra "Silvestro Frangipane".

Spazio poi alle preghiere dialettali, ai riti, alle credenze popolari, al Rosario dei morti, al Cordone di Maria e ad altre particolari leggende, come quella della chioccia dai pulcini d'oro e quella dell'uomo che vide la Magara. Un'ampia sezione si apre poi sulla morte e i suoi riti, che segue dunque la piega di un vero e proprio studio di antropologia religiosa. Ultime sezioni dedicate poi ad altre leggende e tradizioni, a Zagarise "vista dagli altri" e ai personaggi illustri del paese. Aprire il volume è come aprire una finestra su uno dei tanti, meravigliosi, misteriosi, magici, pittoreschi, suggestivi e antichi angoli di Calabria.

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