di PAOLO CRISTOFARO
Striscia la notizia, ormai affermata trasmissione tv, fa il suo lavoro, è risaputo. Che Brumotti - che non vive in Calabria - sia indignato, insieme ai conduttori e alla troupe, è normale e comprensibile. Ma qui? La notizia data da Striscia non era di un incidente, di un omicidio recentemente commesso, di fatti, situazioni e dinamiche nuove sconosciute ai più. A Catanzaro, ma non solo, se si parla di Viale Isonzo si ha già in mente un'immagine, purtroppo ben precisa: degrado, criminalità diffusa, un quartiere divenuto quasi zona franca. Eppure - colpa anche dei social? - siamo costretti a leggere e a vedere reazioni tra le più disparate, alcune giuste altre meno. Di Viale Isonzo, qui, lo sanno tutti: politici, cittadini, forze dell'ordine, tutti.
E' di oggi la notizia dell'incontro tra il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, e una delegazione del sindacato di Polizia Fsp (LEGGI) Nel corso dell'incontro il Procuratore avrebbe ascoltato con interesse le segnalazioni dei rappresentati del sindacato, a partire della gravi carenze, anche d'organico, della Polizia di Stato. Il segretario nazionale, Giuseppe Brugnano, ha fatto sapere che Gratteri tiene d'occhio da tempo la situazione e ha concentrato, sulla questione, forze investigative. Prova, questa, della piena conoscenza, da parte anche della magistratura, della problematica in questione. Anche la politica è perfettamente informata della situazione. Sempre a seguito del servizio di Striscia, Fabio Celia, di "Fare per Catanzaro", ha segnalato le ripetute richieste, indirizzate alla maggioranza, affinché si potesse risolvere la questione, il quale, in una nota (LEGGI), ha parlato di tirare fuori l'orgoglio e di cambiare le cose.
Per ultimo Francesco Chirillo, di "Confesercenti" (LEGGI), ha parlato di classe politica che non vuole vedere. Lo stesso ha sottolineato che "si tratta di situazioni ben note a tutti". Eppure appare strano, soprattutto leggendo sui social, notare un'indignazione generale - che coinvolge anche addetti ai lavori e politici persino (che hanno sempre saputo tutto) - che pare essere quella di chi, invece, per la prima volta vede quello scempio; lo scempio di un quartiere che realmente sembra zona franca. Stupore, commenti fini a sé stessi, prese di posizione ufficiali (ad ogni ritorno della medesima notizia) dall'uno o dall'altro fronte. Un'indignazione, insomma, che sembra quasi trend (alla moda) - usando il linguaggio social - di circostanza. Tutti sanno da sempre, almeno a Catanzaro, anche se molti sembrano cadere dalle nuvole (o così vogliono far credere).
Senz'altro giustificate e bisognose di risposte sono invece le richieste d'intervento dei cittadini che sempre hanno saputo, che sempre hanno protestato. che ogni giorno si battono per il rispetto della città, delle leggi e del vivere civile. E sono stati tantissimi, da ieri ad oggi, dopo il servizio di Striscia - che altro non ha fatto che richiamare all'attenzione un problema già ben noto qui - i cittadini che, lontani dai soliti commenti di circostanza, dalle solite catene via social, dal puro criticare e parlare a sproposito, incitato chi di dovere ad intervenire con azioni concrete e rapidamente. Perché mentre Brumotti poteva non sapere - e quindi si stupisce - chi di dovere ha sempre saputo e sa come stanno le cose. Numerose, nei mesi scorsi, erano state anche le notizie e le segnalazioni circa operazioni di bonifica e di pulizia delle aree sommerse da rifiuti, ma, se non altro, il servizio di Striscia la notizia è servito, qui, almeno a dimostrare che ancora la situazione è in quello stato, nonostante i proclami. L'unica certezza - nell'attesa di risposte tangibili dall'amministrazione - rimane il lavoro costante e quotidiano delle forze dell'ordine.
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