Salvatore Barone, l'imprenditore edile arrestato stamane dai carabinieri della Compagnia di Tropea, secondo l'accusa, guidava l'auto su cui viaggiava Cosma Damiano Sibio, suocero dello stesso Barone e accusato di essere stato il responsabile dell'omicidio del settantaquattrenne Domenico Antonio Valenti avvenuto il giorno di Ferragosto del 2016 a San Calogero (Leggi la notizia).
E' quanto hanno ricostruito gli investigatori dell'Arma di Vibo Valentia che hanno arrestato l'imprenditore sulla base degli elementi emersi dalle perizie balistiche, dall'analisi delle registrazioni della videosorveglianza e da intercettazioni.
A nulla sono valsi i tentativi di Sibio di scagionare il genero. Dalla vettura usata per compiere il delitto, in quella circostanza, secondo quanto ricostruito, vennero sparati in diversi momenti numerosi colpi di pistola contro la vittima che era stata precedentemente intercettata dopo una sorta di "caccia all'uomo". I carabinieri hanno anche denunciato in stato di libertà la moglie di Barone e figlia di Sibio, Natalina Lorella, e la madre della donna, Antonella Restuccia, con l'accusa di false dichiarazioni al pm e favoreggiamento personale. L'arresto di Barone è stato disposto dal gip del Tribunale di Vibo Valentia, che ha emesso, su richiesta della Procura, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.
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