E’ stato convalidato l’arresto eseguito da personale della Polizia di Stato nei confronti di un soggetto che in data 3 luglio scorso, si era dato alla fuga con un’autovettura segnalata come provento di furto.
Nello specifico, in quella data, a seguito di segnalazione di un autoveicolo rubato nella provincia di Catanzaro, personale della Squadra Volante della Questura, nell’ambito di un piano strategico di controllo del territorio, prontamente riusciva ad intercettare lo stesso nella frazione Triparni di questo centro. Alla vista degli operatori, tuttavia, il conducente del veicolo aumentava repentinamente l’andatura di marcia e, nonostante l’intimazione dell’alt e l’azionamento dei sistemi di emergenza visivi e sonori, lo stesso proseguiva ad alta velocità cercando di sottrarsi al controllo e mettendo a serio repentaglio anche l’incolumità degli altri utenti della strada.
Il rocambolesco inseguimento terminava in una zona sterrata dove il soggetto ricercato, dopo aver impattato con l’autovettura con alcuni arbusti ed un albero ivi presente, abbandonava il veicolo per darsi ad una precipitosa fuga a piedi lungo una stradina secondaria.
Allertato, sul posto giungeva anche personale dell’Arma dei Carabinieri, il quale, reso edotto delle caratteristiche somatiche e dell’abbigliamento del soggetto in fuga, immediatamente concorreva nelle ricerche dello stesso che veniva rintracciato all’interno di un cespuglio posto nelle immediate vicinanze del veicolo abbandonato.
Sulla scorta di quanto emerso dall’attività di polizia giudiziaria svolta nell’immediato e sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, l’uomo è stato tratto in arresto per resistenza a Pubblico Ufficiale e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, oltre che denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione.
A seguito della convalida, per l’uomo, che si trovava agli arresti domiciliari, è stata disposta l’immediata liberazione.
Si specifica che i provvedimenti adottati in fase investigativa e/o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite in modo da chiarire la fase in cui il procedimento pende e da assicurare, in ogni caso, il diritto della persona sottoposta ad indagini e dell’imputato a non essere indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non è stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.
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