Vincenzo Speziali (Democratici Cristiani) sull'estradizione di Casimirri: "Non può e non potrà mai essere riabilitato"

di VINCENZO SPEZIALI

Il Parlamento Europeo approva la mozione nei confronti del regime marxista sandinasta nicaguaregno di Daniel Ortega (fulgido esempio di dittatura pseudorivoluzionaria, di chiara matrice rosso Satana, come tutti i riferimenti al comunismo politico), che richiede tra gli altri ammonimenti, anche quello di estradare il Brigatista Alessio Casimirri (riconosciuto assassino criminale e non, certo un esiliato per motivi alti e nobili), verso il nostro Paese. 

Finalmente, anche a livello comunitario, si muove qualcosa, al fine di lenire il dolore che molti provano, nel non vedere giustizia, poiché per alcuni, costoro sono da dimenticare, proprio per meglio garantire l'impunità giurisprudenziale, la quale discende
dall'inattuazione della giusta pena, emessa dai magistrati competenti e per di più in nome del Popolo italiano. 

Costoro, i non sedicenti brigatisti rossi, ufficialmente si rivolgevano proprio al Popolo - dicendo di volerlo liberare dalle ingiustizie del SIM (Stato Imperialista delle Multinazionali), oltre che dalla Democrazia Cristiana, propagandando bestialità e blasfemie cultural sociali  - ma sparavano sul Popolo, ovvero su tutti coloro che rappresentavano ostacolo, resistenza e opposizione, alle loro posticce e inaccettabili tesi politiche, oppure a chi li aveva classificati per ciò che erano (e taluni tali sono rimasti), cioè spie sovversive, al soldo sovietico, quindi nemici del nostro Paese. 

Casimirri, poi, rappresenta un unicum, un ossimoro nefasto, la Teologia della contraddizione: cittadino della Santa Sede e figlio di un funzionario della Sala Stampa Vaticana, si inserisce nella Lotta Armata delle BR contro lo Stato, assieme ad un circuito composito e composto, tra cui la sua ex moglie, Rita Algranati. 

Già nei mesi scorsi, proprio in occasione dell'arresto dei suoi "indegni compari" in Francia, avevo fatto presente la sua particolare condizione privilegiata, anche in virtù delle compiacenza di criminali suoi pari, i quali ritroviamo alla guida del Nicaragua, con Daniel Ortega, in primis. 

Si, lo ammetto, brucia ancora la partecipazione di questo assassino, ai tanti misfatti che noi italiani abbiamo subito (anche la vicenda del martirio del Presidente Moro), quindi lo aspetto al varco, senza spirito di vendetta, bensì mettendo ben in conto, come costui (Casimirri, per l'appunto) non può e non potrà mai essere riabilitato, durante la giusta espiazione della pena detentiva, così come previsto dal nostro ordinamento vigente. 

Sulla carta e nella pratica, le norme devono essere applicate per tutti, poiché, formalmente (poi vai a vedere se così è), viviamo in uno Stato di Diritto, a tutela e garanzia dei cittadini, pure se essi sono - ma non certo guustificandoli - comunisti combattenti: sarebbe bello e doveroso, avere una precisazione, da parte di alcune associazioni legalitargiustizialiste, in merito a ciò! 

Certo, i silenzi vi sono stati, in merito a suddetta questione, poiché mi sarei aspettato più incisività e illustrazione di tale risultato storico (politicamente parlando), da parte di frange postdemocristiane, le quali hanno ben pensato, in questi giorni, di non pronunciarsi su tale argomento, mentre strumentalmente - alla stregua degli ultimi accodati per un "posto al sole" (da non confondersi con la soap opera di Rai 3) - hanno preferito concentrarsi, dimenticando e cancellando la nostra migliore tradizione europeista, popolare e solidale, per firmare il documento dei nazionalisti di destra, alla faccia di De Gasperi, Fanfani, Moro, Andreotti, Colombo e (perché no?) di Adenauer, Giscard d'Estaing e Shuman. 

*Coordinatore Federazione Popolare dei Democratici Cristiani 

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