Vincenzo Speziali: "Don Sturzo a Catanzaro"

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images Vincenzo Speziali: "Don Sturzo a Catanzaro"

  05 aprile 2022 23:36

di VINCENZO SPEZIALI

In queste ore si adombra qualcosa in quel di Roma e attraverso la stampa nazionale gli echi giungono, pure, nella nostra città.
Fin qui il lavoro è stato fatto, anche se alle volte partecipava qualcuno che aveva impostazioni da retropensieri, epperò oggi ci troviamo al punto in cui siamo.
A fronte di questa attuale legge elettorale che non cambia e né cambierà -la quale perciò ci impone di preservare un'alleanza unitaria per le politiche del prossimo anno- prima di questo sacrale evento democratico, affronteremo il test nazionale del 12 Giugno prossimo, in cui è coinvolta Catanzaro, assieme agli altri Capoluoghi di Regione che sono Genova, Palermo e L'Aquila, oltre ad alcune città italiane -con relativa influenza massmediologica- e cioè Messina, Verona e Viterbo.
Che fare? 

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Presto detto, cioè rimanere uniti, in base ad un accordo che configura un'identità per la nostra area, poiché siamo per il centrodestra -e qui restiamo- pure in virtù dell'assunto di come i moderati non vanno a sinistra, né tantomeno si confondono con essa, a meno che non vi siano necessità di 'salute pubblica' o emergenzialità tali, simili agli eventi da cui trova origine il Governo Draghi.
Ora, coerentemente a ciò di cui rappresentavo lo scorso 4 Aprile (proprio dalle pagine di questo giornale), non possiamo abdicare alla nostra identità, in quanto i Partiti rappresentano un popolo ed esso non deve sentirsi 'mortificato'.
A me va bene il Prof. Donato, però non ci si può 'sposare', senza configurarsi politicamente, in quanto (e ne sono contento!) Catanzaro è sotto gli occhi della stampa italiana e quindi i programmi devono essere scritti e sottoscritti, in base ad una caratterizzazione politica: il civismo è una cosa diversa rispetto al municipalismo sturziano!
Da democristiano è a ciò che mi rifaccio, ovvero a Sturzo -il quale nella prima fase e prima che degenerasse, aprì parlamentariamente e politicamente alla destra, tanto per dimostrare quanto siamo coerentemente nella attuale alleanza- quindi un gesto di chiarezza e di rispetto, nei confronti di una vasta area, non stonerebbe, soprattutto se si chiede convergenza sulla propria valevole persona e considerando pure che ogni cosa la si è impostata persino fidandosi delle liste che lo stesso Prof.disse di avere già pronte.
Ora, siccome la politica non l'ho mai intesa con il pallottoliere, passiamo sopra financo a ciò, poiché nelle trattative si può far qualche bluff, ma non dichiararlo urbi et orbi, specialmente per rispetto dei cittadini, in quanto potrebbero avere l'idea di assistere ad una partita di poker, non al Casinò di Montecarlo, bensì in una bisca qualunque.
Rimane in ogni modo un dato evidente e cioè che siamo i Partiti di centrodestra e la maggioranza delle civiche aggregazioni a noi vicine, che dovremmo sostenere questa candidatura, ragione per cui pregherei una riflessione comune tra tutti noi e che si smettesse con il refrain dell'aspirante candidato nel continuare a dire che è di sinistra e tale si sente, poiché io invece rispondo che democristiano e moderato sono stato, sono e sarò!

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Non si annacquano storia ed identità, né si può tollerare di vergognarsi di ciò che si è, almeno per quanto mi riguarda -e sono sicuro che così la pensano in molti- altrimenti diciamolo chiaramente, assumendosi ciascuno le sue responsabilità innanzi alla pubblica opinione e al corpo elettorale, ovvero facciamo tutto questo non per la città, ma per avere un posto al sole e niente più.
Per quanto mi riguarda, la cosa è difficile, e a Roma non penso che la si veda felicemente e in tal senso, anche in considerazione delle mille osservazioni dei politici oltre che di vari notisti giornalistici.
E anche per decenza, soprattutto per decenza!"

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