di VINCENZO SPEZIALI
Da casa mia a Beirut ho avuto modo di assistere all'ultima puntata di Catanzaro Capitale. Tale trasmissione è il rotocalco d'approfondimento della vostra testata giornalistica, la quale mi ospita da sempre, anche in sprezzo delle "contrizioni emorroidali indotte da politicume moralistico, tipico di chi è intriso di culturame", quindi giammai di cultura, per non parlare dell'assenza sia in capo alla politica, sia della sana Amministrazione, che non reperisco, né riconosco, una dote di Fiorita e dei suoi.
Patti chiari: quanto finora detto e quanto dirò di seguito, si innesta nel diritto di critica - per di più a fronte di verità (financo dimostrabile!) - ragione per cui, la 'quaestio', non è querelabile. Lo dico per la testata che mi ospita, non tanto per me, il quale se ne sbatte, di tali insulsaggini, che per altro nessuno dovrebbe mai pensare di attuare, nei miei confronti, in quanto reagisco sempre, secondo i metodi di Cossiga e di Andreotti (P.S.: non conviene ai malcapitati avversari!).
Premesso e ribadito il tutto, balza agli occhi la signorilità composta e l'aristocratica postura di Maurizio Mottola, il quale, benché pure lui sia abbastanza 'briosche`', almeno ha la decenza di non indossare calze di marca Gallo (come un qualsiasi ridicolo dandy provincialotto), oppure insulse bretelle o anche di 'appecoronarsi' ad improbabili 'inquisitori', i quali a loro volta, farebbero più bella, consona e credibile figura, quali zappatori del loro orticello di casa, magari alle pendici del mio Aspromonte (cioè laddove io sono Dominus, mentre se il tale a cui mi riferisco esistesse...beh...glisson...proprio alla francese!).
Si, Maurizio Mottola di Amato - con cui ho una lontana parentela per via materna (cioè mia mamma!) - ha sciorinato un corollario di ragionamenti e buon senso, che nelle 'pertinenze paragestionali fioritesche' non è che siano percepite quale merce rara, poiché nemmeno e neppure le intravedono (o lo saprebbero fare!), in quanto ciò non le si conoscono affatto.
Al caro Mottola, quindi, desidero dargli una certezza, ovvero quella di non attendersi nessuna scusa dalla Maggioranza 'Comunslsovietica' e da Fiorita, nonostante il suo (di Mottola, ovviamente) 'beau geste' (sarebbe sempre 'francesorum', ma capisco e giustifico che molti Fioriteschi hanno già problemi con l'idioma italiano, perciò figuriamoci con quello d'Oltralpe a me più congeniale, essendo io, chic e differentemente da tanti non choc... a meno che non mi si faccia innervosire... e si paleserebbero guai seri, anzi, serissimi e per tutti!).
Già, pia illusione, quella del buon Maurizio, benché in altri luoghi e con altre persone, vi sarebbe stata non solo una storia diversa - cioè mai simile decisione, sotto un Sindaco vero, avrebbe potuto essere presa - ma, cosa essenziale, nessuno si sarebbe permesso, nemmeno lontanamente, di pensarla.
D'altronde il becero (si becero, ovvero identico termine utilizzato dal futuro ex Sindaco, avverso i Consiglieri Comunali che gli fanno opposizione, non certo nei confronti di coloro i quali cambiano volgarmente casacca e si ritrovano Assessori, grazie al viaggio, in un 'calesse bretellare'), dicevo, d'altronde, siamo, purtroppo abituati, a soccombenze di questa fallimentare (non) Amministrazione, innanzi alla Magistratura Amministrativa e in futuro (forse?) Ordinaria (a proposito: vedremo come si concluderà la vicenda del Cinema Orso!).
Così come, è pratica costante di 'lor(non)signori' di produrre delibere ('duscutibili ed inopportune'), le quali a 'scandalo pubblicamente sollevato', vengono, quasi nottetempo ritirate, divenendo una stregua del 'non decreto Conso', ovvero il pacchetto normativo del 1993 (per trovare una soluzione politica e corretta al 'golpe di Tangentopoli') poi rinnegato dal suo stesso estensore.
Per non dimenticare infine, il razzismo xenofobo, con tanto di inevase scuse al netto delle proteste diplomatiche ed ufficiali in danno del Paese di mia moglie e dei miei figli (come se lei fosse una qualsiasi nonché sciantina Maria Antonietta dei Tre Colli o loro avessero dentoni sporgenti a fronte di risate insulse), oppure non consuderando l'esposto che farò alla Corte dei Conti, alfine di chiedere lumi e -ove mai vi fossero danni erariali- sanzioni salate, per nomine nello staff del (futuro ex) Sindaco Fiorita, discutibili (epperò molto, ma molto esilaranti), a meno che non vi siano necessità di altro genere, a cui si assiste impotenti....in tutti sensi, ma non tutti lo siamo...sempre in tutti i sensi!
Ecco, mi sembra più scontato di mai, affermare e certificare a Maurizio Mottola di Amato, quanto lui non si possa attendere nulla di stilisticamente elegante o razionalmente appropriato da costoro.
Semmai, si prepari a fargli causa per danni e a chiederli in solido, ma a loro direttamente, facendo si che non sia questo povero Comune a dover pagare le scelleratezze amministrative, di suddetta manica di insolenti incompetenti.
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