
di CARLO MIGNOLLI
Il Catanzaro torna al “Ceravolo” per la seconda gara consecutiva, con ancora addosso le scorie della beffa subita nei minuti finali contro il Pescara. Sabato 29 novembre, alle 17:15, dall’altra parte del campo ci sarà la Virtus Entella di Andrea Chiappella, tecnico alla prima avventura in Serie B dopo la positiva parentesi con la Giana Erminio. Una neopromossa che ha costruito la propria credibilità passo dopo passo, attraversando alti e bassi ma mantenendo un’identità precisa.
I liguri arrivano in Calabria da 13ª forza della classifica con 15 punti, appena uno in meno dei giallorossi. Il loro percorso fin qui è chiaro: 3 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte, 12 reti segnate e 17 incassate. L’ultimo acuto risale all’11ª giornata, l’1-0 casalingo contro l’Empoli.
La doppia faccia dell’Entella: fortino casalingo, difficoltà lontano da Chiavari
Il dato che più colpisce è la frattura netta tra casa e trasferta. Al “Sannazzari” non ha vinto nessuno: tutte e tre le vittorie stagionali dei biancocelesti sono arrivate sul sintetico di Chiavari. In trasferta, invece, il rendimento peggiora notevolmente. In sei gare lontano dalla Liguria, solo due pareggi - a Cesena e Reggio Emilia - e quattro ko. Appena 2 gol segnati lontano dalla Liguria, 11 subiti, e un unico clean sheet nel recente 0-0 con la Reggiana. L’ultimo gol in trasferta, del centrocampista Karic, risale addirittura al 21 settembre, nel 2-1 di Padova.
Nelle ultime cinque giornate sono arrivate soltanto tre reti complessive. La squadra resta ordinata, intensa, sempre presente mentalmente, ma davanti manca la scintilla. Il pari dell’ultima giornata contro il Palermo, però, ha restituito qualche sensazione positiva.
Tattica: 3-5-2 elastico, con un trequartista “mascherato”
Chiappella non rinuncia al 3-5-2, struttura-base che in fase difensiva scivola in un 5-3-2 rigoroso. L’elemento più interessante è Franzoni, mezzala che tende a sganciarsi tra le linee fino a diventare un vero raccordo offensivo. Da quel movimento nasce un 3-4-1-2 capace di muovere meglio il pallone e accompagnare le imbucate centrali.
Il possesso medio stagionale si aggira sul 47%. Curiosità: l’Entella tiene più palla in trasferta (49%) che in casa (45%), pur incidendo molto meno. A Chiavari la squadra è più verticale, più cattiva, più immediata. Lontano da casa prova a costruire con più pazienza, ma senza la stessa efficacia.
Le statistiche avanzate: produzione alta, finalizzazione bassa
Gli xG dicono che l’Entella crea: media di 1,51 a partita, che sale a 1,76 in casa e cala a 1,22 in trasferta. Numeri da squadra di medio-alta classifica. Il problema emerge al momento della verità:
• Gol segnati: 0,92 a partita
• Gol subiti: 1,31
• Differenza reti: -5
La metà campo avversaria è occupata mediamente tra il 30% e il 34% del tempo, con picchi più alti a Chiavari. I soli due gol esterni restano il grande limite: la creazione c’è, la concretezza no.
Uomini chiave
Andrea Tiritiello è la storia più particolare di questa Entella. È un difensore, ma guida la classifica marcatori della squadra con 6 gol, tutti segnati in casa. È il difensore più prolifico delle seconde divisioni dei top-5 campionati europei e ha firmato gli ultimi quattro gol dei liguri. Un’arma letale sulle palle inattive. Tommaso Fumagalli, ex Cosenza, 1 gol e 3 assist, è il rifinitore designato: qualità, visione, capace di accendersi tra le linee. Al “Ceravolo” lo abbiamo già visto la scorsa stagione nel 4-1 del Catanzaro. Alessandro Debenedetti (1 gol) è in ascesa e parte favorito per affiancare Fumagalli. Flavio Russo, talento del Sassuolo, è scivolato indietro nelle gerarchie dopo un buon avvio. In mezzo, Ahmed Benali porta esperienza, equilibrio e letture da categoria superiore. Quando gira lui, la squadra si muove con più ordine.
Sfida di momenti e necessità
Il Catanzaro arriva alla gara con il rimpianto dei punti gettati in casa contro squadre sulla carta alla portata. Paradossalmente, le vittorie al “Ceravolo” sono arrivate contro avversarie forti come Palermo e Venezia. Questa tendenza va assolutamente ribaltata.
Di fronte ci sarà un’Entella che: lontano da casa fatica a trovare la porta, subisce tanto, crea ma spreca, trova il meglio del suo calcio, fino ad ora, solo sul sintetico del “Sannazzari”.
Un avversario da non sottovalutare, nonostante i numeri, perché resta organizzato e capace di incastonarsi bene nelle partite chiuse. Il Catanzaro dovrà essere lucido, cattivo e determinato. L’occasione per rialzarsi è importante, soprattutto dopo la ferita ancora fresca del finale contro il Pescara. Il “Ceravolo” aspetta risposte.
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