“Vitulus” sotto sfratto, il Codacons chiede al Comune che l’opera venga regalata alla città

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images “Vitulus” sotto sfratto, il Codacons chiede al Comune che l’opera venga regalata alla città
Il toro viene portato via da piazza Matteotti
  08 febbraio 2020 10:02

Oggi scade la concessione rilasciata dagli uffici comunali. E così “Vitulus” è destinato ad abbandonare Catanzaro.

Il Codacons chiede nell’immediato il rinnovo della concessione per consentire di procedere agli adempimenti burocratici per regalare, in modo definitivo, l'opera alla città.

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L’Associazione chiama a raccolta i Catanzaresi per tempestare di richieste gli Uffici Comunali “affinché la città si appropri della sua identità”.

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Vogliamo che Vitulus diventati un monumento permanente e che l’opera rimanga nel luogo in cui si trova: a guardia di una delle antiche porte.

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È fondamentale che la città si riappropri delle proprie origini, della propria identità.

Non possiamo attendere la morte del grande Nuccio Loreti per valorizzare le sue opere, come accaduto per altri artisti nati nella nostra città.

Vogliamo che chiunque giunga a Catanzaro sappia che questa terra diede il nome all’intero paese.

Vitulus - ovvero vitello, toro - rievoca le antiche popolazioni che abitavano la città e che adoravano, appunto, un vitello.

I Vituli finirono per dare nome a tutta la penisola, mutuando il nome con cui i greci li indicavano, ovvero Italói.

Non pensiamo che i costi e gli indispensabili interventi di manutenzione - sostiene Francesco Di Lieto - possano rappresentare un ostacolo.

In fondo a Catanzaro abbiamo sprecato più di 80mila euro per apporre degli inutili paletti. Paletti tanto preziosi che dopo appena qualche giorno sono stati divelti e resi inutilizzabili.

Uno sperpero incredibile ma tollerato.

Eppure con quella cifra potremmo non solo regalare Vitulus alla città ma anche curarne la manutenzione a vita.

Nei giorni scorsi abbiamo espresso gratitudine a Nuccio Loreti - prosegue Di Lieto - il quale si è dichiarato favorevolmente sorpreso dall’iniziativa ed ha ribadito che l’opera è nata per la città ed è stata pensata proprio per il luogo ove si trova.

Un perenne ricordo delle nostre origini ed un prezioso richiamo per i cittadini ed i turisti. 

Regalare Vitulus alla città è un’opportunità da cogliere. Altro che discutere del cambio dei sensi di marcia come se l’Ente fosse un jukebox.

Non vorremmo, tra qualche tempo, trovare quest’opera (pensata per Catanzaro) nella piazza di un’altra città.

Certo, da oggi Catanzaro sarà un poi piu povera ma se i Cittadini lo vorranno, forse, Vitulus continuerà a sorvegliare le mura e ricordare il nostro passato.

L’appello è quello di tempestare gli Uffici Comunali affinché la città si appropri delle proprie origini e della propria cultura.

Mandiamo tantissime mail scrivendo soltanto “Vitulus è nostro” all’indirizzo ufficio.sindaco@comune.catanzaro.it

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