di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
“Il Cittadella è una realtà particolare e consolidata della serie B ma per noi è importante fare risultato”.
Ad affermarlo è il tecnico del Catanzaro Vincenzo Vivarini, alla vigilia della settima sfida di campionato con i veneti, in programma domani sera alle 20.30 allo stadio “Nicola Ceravolo”.
“Sono anni che fanno lo stesso calcio e lo fanno con accanimento e con una passione che gli consente di spendere pochissimo e fare bei campionati. Non hanno grandissime individualità ma possono contare su calciatori funzionali ad un progetto tecnico ben preciso”.
Secondo Vivarini “ci può stare che verranno a prenderci alti per novanta minuti dopo la sconfitta interna e per questa ragione abbiamo dovuto modificare alcune situazioni perché sono molto diversi dal Bari. Branca ha recuperato ma il Cittadella non è una squadra individuale perché fa del progetto tattico la sua forza. Forse la sua assenza potrebbe pesare sotto l’aspetto dell’esperienza. Tuttavia, siamo concentrati e attenti e penso che faremo una buona partita”.
Poi dice: “Abbiamo grande rispetto per il Cittadella, hanno idee chiarissime sul possesso palla, ma per noi ora è importante fare risultato perché la serie B sono le sabbie mobili e dobbiamo far crescere il più possibile i ragazzi. Siamo una squadra molto giovane – ricorda - e si prendono gol perché abbiamo avversari molto più forti dell’anno scorso, mentre noi in linea di massima abbiamo la stessa squadra. Se siamo bravi a lavorare sugli errori e sulla consapevolezza possiamo crescere e diventare solidi. L’obiettivo che abbiamo è mantenere la categoria in piena tranquillità”.
Presenti e assenti. “Recuperati Oliveri e Krajnc ma abbiamo perso Pompetti che dopo Bari ha avuto un piccolo affaticamento. Siamo una rosa ampia e non ci dobbiamo preoccupare. Stiamo recuperando anche Ambrosino e in avanti abbiamo ancora alcuni ritardi di condizione da colmare”.
Il tecnico di Ari fa notare che “stiamo ruotando i calciatori e durante le partite facciamo anche 5 cambi che concedono respiro”.
Sull’espulsione rimediata a Bari spiega che “l’arbitro si è avvicinato quasi a volersi scusare. Mariani ha fischiato il fallo su Brignola ma non poteva fare a meno di tirare fuori il cartellino perché sono stato troppo appariscente e questo atteggiamento gli arbitri non lo accettano”.
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