Vono (5Stelle): "Anche in Calabria a braccetto col Pd, ma per fare le riforme" e apre uno spaccato polemico con la Ferrara

politica dei tanti forni

di ENZO COSENTINO

La senatrice pentastellata, Gelsomina Vono non ha remore: anche in Calabria, alle prossime regionali, a braccetto con il Pd. In sintesi il pensiero della senatrice esplicitato in una lunga e circostanziata intervista rilasciata al collega Paolo Orofino del Quotidiano del Sud. Un colpo d’ala dell’esponente 5Stelle per volare più alto, e in controtendenza peraltro, della europarlamentare del suo partito… Ferrara. La Ferrara, infatti, in una dichiarazione dell’altro ieri in polemica con il senatore calabrese dem, Ernesto Magorno, aveva lasciato intendere che non vi sarebbe spazio per una convivenza in Calabria con i dem, avversari di sempre anche se amici di oggi.

Ma in politica il futuro non è mai certo. E’ solo futuribile. La senatrice Vono e l’europarlamentare Ferrara  - e non soltanto  loro: vedremo gli sviluppi a breve su questa discussione apertasi in Calabria già prima che si concludesse la crisi – impersonificano, dunque, due linee di tendenza. Ma non è tutto  qua il significato politico del diverso pensiero. A latere si innescano altre dinamiche e logiche di potere. Calabria, dunque, terra di pascolo per conquistare la sua governance.

Lo scontro elettorale alle regionali si prevede duro e sicuramente è tutto da giocare dando ai calabresi l’illusione  che il nuovo cambiamento viaggia sull’asse Pd-5Stelle. Una confusione politica che potrebbe far saltare la voglia ai calabresi di aumentare non le preferenze per questo o qual partito ma per il partito silenzioso (che però fa rumore) del “non voto”.

Nella intervista al Quotidiano la senatrice Vono esprime le sue considerazioni anche sulla autonomia differenziata che aveva progettato la Lega e che non è andata in porto perché compresa  nel pacchetto dei “no” a Salvini. E significatico è anche il fatto che la Vono dichiari senza infingimenti che per salvare la Calabria "non importano le alleanze, bensì fare le riforme".

Ma è da chiarire, senza naso di pinocchio quali riforme e come?

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