L'avvocato Ottavio Tesoriere, membro del foro legale di Crotone e 70enne, è uno dei principali indagati in un'importante inchiesta condotta dalla DDA di Catanzaro, che questa mattina ha portato al fermo di 12 persone.
Tesoriere, con una lunga carriera politica alle spalle, che lo ha visto in passato come consigliere regionale e assessore comunale a Crotone, è accusato di aver partecipato a uno scambio politico-mafioso durante le recenti elezioni per il rinnovo del consiglio regionale del 2021.
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In quella circostanza, Tesoriere si candidò come consigliere con la lista Occhiuto Presidente (lista Forza Azzurri) e avrebbe stretto un accordo con Fabrizio Pullano e Pasquale Pullano, membri di una famiglia ritenuta vicina alla 'ndrangheta. Ad urne chiuse, ha raccolto 1104 voti, molto lontano dalla soglia per essere eletto.
Nell'ambito di quest'accordo, Tesoriere avrebbe promesso di intervenire presso il Ctu nominato dal Tribunale di Lamezia Terme per favorire l'ottenimento della pensione di invalidità per il figlio di Fabrizio Pullano, in cambio di voti nel territorio di Isola Capo Rizzuto. L'accusa sostiene che Tesoriere avrebbe offerto ulteriori favori, tra cui opportunità di appalti e incarichi, e si sarebbe messo a disposizione per qualsiasi eventualità.
Sempre nel contesto della sua candidatura alle elezioni regionali del 2021, Tesoriere avrebbe anche promesso a una donna non meglio identificata di aiutare una persona legata a lei a ottenere un posto di lavoro presso il locale consorzio di bonifica, in cambio del voto della signora.
In un'altra parte dell'inchiesta, Tesoriere è coinvolto in un caso di abuso d'ufficio e falso in atto pubblico insieme a Maria Alosa. Tesoriere avrebbe promesso di intervenire presso il presidente della sotto-commissione di esami della Corte di Appello di Catanzaro per favorire l'abilitazione alla professione forense di Maria Alosa. In cambio, avrebbe ottenuto il voto di Maria Alosa e di altre persone a lei collegate. In questa parte dell'inchiesta, sono stati indagati anche Vincenzo Ioppoli, avvocato del foro di Catanzaro, e la stessa Maria Alosa, poiché avrebbero contribuito al superamento della seconda prova orale dell'esame di abilitazione da avvocato di Maria Alosa.
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