XXI Festival d’autunno, gli ultimi 2 fine settimana dedicati alla cultura Napoletana e alla musica pop

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Irene Grandi (foto di Luca Brunetti)

Tra i tanti appuntamenti Mare fuori, il musical ( 30 ottobre) con gli interpreti della serie televisiva e “Fiera di me” l’evento per i trenta anni di carriera di Irene Grandi (3 novembre)

  27 settembre 2024 10:12

Gli ultimi appuntamenti della ventunesima edizione il Festival d’autunno sono dedicati a Napoli, alla sua anima musicale unica e alla musica leggera con l’atteso ritorno di Irene Grandi, un’amica della rassegna ideata e diretta da Antonietta Santacroce. Sostenuto da Regione Calabria/Calabria Straordinaria; Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia; Comune di Catanzaro, Fondazione Carical, oltre che da vari Enti privati, il Festival chiuderà la sua programmazione con alcuni grandi eventi dedicati alla cultura napoletana. Ad aprire la 2 giorni sarà mercoledì 30 ottobre alle ore 21:00 al Teatro Politeama il musical dei record “Mare fuori” diretto da Alessandro Siani e ispirato alla fortunata serie televisiva che negli ultimi anni ha inchiodato al piccolo schermo milioni di spettatori non solo in Italia ma anche in tutto il mondo. Rosa Ricci (Maria Esposito), Dobermann (Enrico Tijani), Totò (Antonio Orefice), Micciarella (Giuseppe Pirozzi), Milos (Antonio D’Aquino) sono i personaggi amatissimi della serie tv che saranno in scena a Catanzaro. Con loro ci sarà anche Nunzia (Carmen Pommella), una delle guardie. Il cantautore Andrea Sannino è invece tra le grandi sorprese del cast principale del musical. La trama racconta che, mentre fuori imperversa la guerra dei Ricci contro i Di Salvo, dentro l’istituto penitenziario giovanile i loro rispettivi eredi, Rosa e Carmine, si trovano l’una contro l’altro, ma in modo inspiegabile tra loro sin da subito inizia a scorrere una corrente magnetica che presto si trasforma in un sentimento forte e travolgente.

Il giorno successivo, il 31 ottobre alle ore 21:00, sempre al Teatro Politeama si proseguirà con “Accarezzame. Canti d’amore e gelosia”, un omaggio alla canzone partenopea tradizionale con l’Orchestra Sinfonica Brutia diretta dal pianista e direttore Francesco Perri con la partecipazione dei cantanti Antonio Francesco Conti e Giada De Luca. In programma le più belle canzoni scritte dal ‘500 ad oggi, alternando arrangiamenti e riscritture inedite di brani d’autore intramontabili da “Fenesta vascia” a “Reginella”, “Era de maggio” e “Malafemmena”.

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Il concerto sarà preceduto alle 18:00 nella chiesetta di Sant’Omobono da un incontro con la musicista e scrittrice catanzarese Maria Primerano che attraverso le pagine del suo libro “Pergolesi anima scurdata. Opera buffa” traccerà la figura del compositore e organista Giovanni Battista Pergolesi, considerato tra i maggiori musicisti della prima metà del XVIII secolo, esponente di spicco dell’epoca barocca e grande rappresentante della scuola musicale napoletana. Il 3 novembre ci sarà Music in the city: si inizierà alle ore 11 al Complesso monumentale San Giovanni con “Aperitivo in concerto… con Januaria” per proseguire alle 21 al Teatro Politeama con “Fiera di me” il concerto evento dedicato ai 30 anni di carriera di Irene Grandi.

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«Il Festival rivolge particolare attenzione ai giovani, dedicando loro, oltre alle matinée e agli incontri con gli artisti, anche “Mare fuori”, che consentirà loro di ammirare in scena i beniamini della fortunata serie televisiva. A un pubblico più adulto è dedicato invece l’incontro su Pergolesi e la musica buffa e il concerto Accarezzame, con le intramontabili canzoni che hanno reso Napoli famosa nel mondo – ha dichiarato Santacroce - Infine chiuderà il XXI Festival d’autunno “Music in the city”, una domenica speciale all’insegna della musica leggera, con al mattino la nuova formula dell’aperitivo in concerto con Januaria Carito e a sera il concerto evento con Irene Grandi, che, avendo esplorato nella sua carriera trentennale tutti i generi musicali dal pop al jazz, al blues, con contaminazioni e collaborazioni con i più grandi interpreti internazionali, come i Pastis, Stewart Copeland, Jovanotti, Stefano Bollani, Vasco Rossi, simboleggia quelle “Connessioni” culturali che danno il titolo all’edizione 2024 del festival».

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