Zuccatelli insiste per un sub-commissario amministrativo e un altro sanitario per gli ospedali di Catanzaro. Approccio "minimalistico" sulla fusione

di GABRIELE RUBINO

Il nuovo commissario unico degli ospedali di Catanzaro fa sul serio. Giuseppe Zuccatelli è arrivato con un’idea precisa: "asciugare" la governance in vista dell’integrazione. Un sub-commissario amministrativo ed un sub-commissario sanitario sia per il Pugliese e sia per Mater Domini, invece di due direttori per parte. La richiesta è stata messa per iscritto ed indirizzata al ministero della Salute nei giorni scorsi.

Oltre alle postazioni di comando, comincia a trapelare l’impostazione con cui Zuccatelli intende affrontare la mission impossibile di fondere le due aziende, a cui sono anche legati centinaia di milioni di euro per il "nuovo" ospedale. Fermo restando che la legge regionale sull’azienda unica approvata dal Consiglio regionale l’11 marzo scorso resta ufficialmente impugnata dal governo. Sia per questo motivo e sia per la fase politica regionale ancora transitoria, l’approccio sembra essere quello più realistico, anzi minimalistico. Si torna a parlare quindi di integrazione funzionale. Zuccatelli ha visionato i piani di efficientamento delle due aziende ospedaliere. Sarebbe rimasto colpito da quello del Pugliese.

Nel documento è previsto “l’accorpamento immediato di tutte le strutture tecnico-amministrative e dei Servizi Informativi”. “Esse verrebbero aggregate con assorbimento di tutto il personale relativo, con una unica governance, al fine di provvedere a garantire dette funzioni per entrambe le aziende. Ciò comporterà la centralizzazione dell’Area Risorse Umane, dell’Area Tecnica, dell’Area Finanziaria, dell’Area Acquisizione Beni e Servizi, del Patrimonio, degli Affari Legali, della Programmazione e Controllo di Gestione della Contabilità analitica per centri di Costo, dei Sistemi Informativi e dei relativi flussi, dei Sistemi Informatici e della gestione della Privacy”.  Un primo passaggio prima dell'integrazione vera e propria che, nell'ultima versione doveva portare al taglio di almeno 22 unità unità operative.

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