di CARLO MIGNOLLI
"Connettere le persone alla natura". Questo il titolo del convegno che ha avuto luogo questo pomeriggio al PM Hotel di Catanzaro, dedicato alla prevenzione dei disastri ambientali attraverso l’uso di tecnologie IoT innovative.
L’evento, promosso da Guzzo Rappresentanze S.r.l., Officine Maccaferri e Nesa, ha visto l’intervento di esperti del settore nella lotta al dissesto idrogeologico e nella protezione civile. A introdurre i lavori è stato l’ing. Demetrio Moschella, responsabile dell’Area Tecnica del Commissario di Governo per il contrasto al dissesto idrogeologico in Calabria, che ha poi passato la parola ai relatori principali, gli ingegneri Pierluigi Bassetto e Domenico Paldino.
Fondata sul principio di "misurare per prevenire", Officine Maccaferri ha da sempre messo al centro l’importanza del monitoraggio ambientale come strumento di tutela della sicurezza umana e del patrimonio naturale. Con una lunga esperienza nell’ingegneria civile e ambientale e un’impronta internazionale, l’azienda italiana si occupa di sistemi per il monitoraggio e la prevenzione di eventi naturali pericolosi, dalla raccolta e analisi dei dati fino alla progettazione di sistemi di allerta precoce (early warning). Dal 2004, Maccaferri è pioniera nell’uso delle tecnologie IoT, con sistemi di monitoraggio che forniscono un flusso costante di informazioni su eventi atmosferici e ambientali, essenziali per prevenire e mitigare i danni derivanti da disastri naturali.
Presente all’evento anche l'assessore all'agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo che ha portato i saluti dell’amministrazione regionale e ha ascoltato attentamente le parole degli esperti del settore, per poi concludere con un intervento.
Durante il convegno, l’ingegner Bassetto di Officine Maccaferri ha presentato le caratteristiche dei sistemi avanzati IoT, sviluppati dall’azienda per il monitoraggio ambientale. Progettati per resistere alle condizioni più difficili, questi sistemi funzionano senza fonti di energia esterna, con consumi minimi e un’autonomia fino a dieci anni. Grazie alla loro facilità di installazione, sono utilizzabili anche da personale non esperto, garantendo un’operatività rapida in situazioni d’emergenza. Inoltre, la trasmissione dei dati avviene in modo sicuro e tempestivo, con soluzioni scalabili capaci di gestire milioni di dispositivi contemporaneamente. Le soluzioni IoT di Officine Maccaferri includono applicazioni di telecontrollo, come il sistema HelloMac, che si adatta a diverse esigenze e situazioni territoriali.
A margine del convegno Bassetto dichiara: “Mi occupo della raccolta di tutte le informazioni provenienti dagli eventi naturali, che siano di carattere meteorologico, ecologico, legati all’inquinamento o ad eventi significativi come le frane. Fino a qualche anno fa, questo concetto di monitoraggio e di allerta comportava una grande responsabilità per chi doveva analizzare quei dati, valutando se rappresentassero situazioni di potenziale pericolo”.
“Naturalmente - prosegue l’ingegnere - è una situazione piuttosto complessa. Ricordo, ad esempio, il caso di Rigopiano, ma potremmo citarne molti altri di questo tipo. Anche noi fornivamo informazioni a chi si occupava di tali analisi. Dal 2016 circa, abbiamo introdotto un nuovo concetto, spostando il focus dal monitoraggio all’allerta, un po’ come avviene per l’allarme di una casa. Quando scatta l’allarme, non mi interessa sapere se la porta è solo leggermente aperta o spalancata; mi interessa che l’allarme si sia attivato e, in quel caso, decido come agire”.
E sottolinea: “Cosa abbiamo fatto quindi? Abbiamo delegato alle macchine la responsabilità di rilevare determinati eventi, lasciando agli operatori solo la scelta di come intervenire, modificando il concetto stesso di responsabilità. Questo passaggio ha comportato un’importante evoluzione tecnologica, incentrata sull’Internet delle Cose (IoT), attraverso cui siamo riusciti a far “parlare” le apparecchiature e, quindi, la natura stessa in maniera semplice e immediata, soprattutto in contesti difficili. Pensiamo, ad esempio, a luoghi in cui non c’è energia, copertura per la trasmissione dati o dove l’installazione stessa è complessa. In queste situazioni, l’installazione può essere complicata per un tecnico specializzato e ancor più per chi non ha le competenze specifiche”.
Risolvere queste problematiche non è stato facile; ci sono voluti diversi anni e molti brevetti. Oggi, con Maccaferri, siamo riusciti a diventare leader nel settore, offrendo soluzioni avanzate per l’allerta e il monitoraggio post-allerta. Tali soluzioni sono fondamentali per enti di protezione civile, regioni e anche privati, che necessitano di essere preventivamente informati quando c’è il rischio di eventi pericolosi nelle vicinanze. La prevenzione - conclude Bassetto - è oggi al centro della nostra missione, anche alla luce dei recenti eventi catastrofici. Conoscere in anticipo ciò che la natura potrebbe fare è essenziale. Purtroppo, non possiamo impedire alla natura di agire, ma possiamo almeno cercare di essere informati per tempo”.
Prevenzione, monitoraggio e allerta. Queste le parole chiave dell’incontro, che ha messo in luce il ruolo cruciale delle tecnologie IoT nella protezione dell’ambiente e nella sicurezza delle comunità. Attraverso un dialogo tra esperti e istituzioni, il convegno ha messo in luce l’importanza di anticipare i rischi legati ai disastri ambientali e di promuovere una cultura della prevenzione. Grazie a soluzioni avanzate per il monitoraggio e allerta, come quelle illustrate da Officine Maccaferri, la tecnologia si pone al servizio della natura e della società, offrendo strumenti concreti per affrontare le sfide ambientali del nostro tempo e costruire un futuro più sicuro e consapevole.
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