A Catanzaro Palazzo De Nobili diventa anche spazio espositivo, Bosco: "Impreziosiamo alcuni ambienti e valorizziamo giovani talenti"

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Monteverdi, Rotella e Bosco
  25 luglio 2024 13:32

 
“Se è vero che il palazzo comunale è la casa di tutti i cittadini, allora, evidentemente, lo è anche per i nostri giovani artisti”. Il presidente del Consiglio comunale, Gianmichele Bosco, commenta così, con una battuta scherzosa, l’installazione – avvenuta stamane, presente l’assessora alla Cultura, Donatella Monteverdi – delle opere di Giuseppe Rotella, in arte Giurot. La selezione di lavori del designer si trova al primo piano di Palazzo De Nobili, accanto alla replica del celebre “Telaio di Giovanni il Calabrese” del XV secolo, che rivoluzionò la produzione di tessuti serici di alta qualità.
“Abbiamo pensato – ha detto Bosco – di impreziosire così gli spazi disponibili all’interno dell’edificio, che sono molto frequentati dall’utenza e che quindi possono utilmente diventare vetrina per i nostri giovani artisti. L’idea quindi è di mettere ciclicamente gli spazi stessi a disposizione di tutti quei talenti che avendo alle spalle una produzione artistica riconosciuta vorranno proporsi, se lo riterranno, all’Amministrazione comunale che sarà ben lieta di accogliere le loro opere. Siamo la città che ha dato i natali a Mimmo Rotella, omonimo peraltro di Giuseppe – ha concluso il presidente – e quindi anche in questa occasione abbiamo cercato di comportarci di conseguenza offrendo un'ulteriore, piccola opportunità ai nostri giovani autori lungo il loro percorso artistico, che ci auguriamo possa essere altrettanto importante come lo è stato quello del maestro del Décollage”.
Giuseppe Rotella, in arte Giurot, è un designer catanzarese, fondatore del progetto “CatanzaroRubata”. Laureato in Product Design presso il Politecnico di Milano, continua a percorrere il suo viaggio intorno all’immagine: la varietà di esperienze vissute in prima persona si tramutano in un linguaggio visivo incentrato sul dettaglio e sul significato di ricercare. “CatanzaroRubata” è la sintesi di questo lavoro, dove la “Splendida Decadenza” della sua città natia incontra le opere d’arte “rubate” ai musei di tutto il mondo.

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