di FRANCESCO IULIANO
Dedicare una piazza a Norma Cossetto. L’iniziativa è del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia al Comune di Catanzaro a firma della capogruppo Maria Chiara Verrengia che, il 10 febbraio scorso, in occasione del Giorno del Ricordo istituito con la legge numero 92 del 2004 per commemorare le vittime italiane delle foibe, ha depositato la richiesta diretta al sindaco Nicola Fiorita ed all’assessore con delega alla Toponomastica, Giuseppina Iemma.
La storia della ventitreenne, torturata, seviziata, martoriata, violentata e gettata in una foiba, tra il settembre e l’ottobre 1943, è diventata emblema delle immense sofferenze subite da migliaia di italiani dei territori dell’Istria e della Venezia Giulia occupati dai partigiani jugoslavi del dittatore comunista Tito.
“Norma Cossetto - riporta la richiesta - rappresenta la drammaticità del sacrificio di tantissime donne che, ancora oggi, sono oggetto di violenza, discriminazione e sopraffazione. Chiedo che venga intitolata nella nostra città uno spazio, nello specifico il piazzale antistante il gazebo principale di Villa Margherita, a Norma Cossetto, studentessa italiana vittima delle foibe”.
Questa mattina, nella sede cittadina di Fratelli d’Italia, la conferenza stampa di presentazione alla città dell’iniziativa. Erano presenti: la capogruppo in Consiglio comunale di Fratelli d’Italia, Maria Chiara Verrengia, il presidente provinciale di Gioventù Nazionale di Catanzaro, Silvio Rotundo ed il portavoce di Fratelli d’Italia Catanzaro, Pierpaolo Pisano.
“La proposta - ha detto Maria Chiara Verrengia - nasce da un'idea condivisa con il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia, di Gioventù Nazionale e del Movimento giovanile del partito, in quanto crediamo che sia doveroso intitolare uno spazio della nostra città a Norma Cossetto. La piazza all’interno di Villa Margherita antistante la biblioteca più importante la città, frequentata da molti studenti, abbiamo ritenuto essere il luogo ideale da decidere a Norma Cossetto. Una studentessa che amava formarsi ed informarsi e, soprattutto, che amava la propria terra proprio come noi amiamo la nostra città”.
Chi era Norma Cossetto
“”Norma Cossetto, nel 1943, ha 23 anni; vive a Santa Domenica di Visinada, in Istria, a settanta chilometri da Trieste, e studia all’Università di Padova. Sta preparando la tesi. È fascista ed è iscritta ai Gruppi Universitari Fascisti. La sua vita è tranquilla; il vento che porta il cambiamento nelle sorti della Seconda Guerra Mondiale non è ancora arrivato in Istria, e la resistenza partigiana di Tito, più forte nel centro della Slovenia – è debole sul litorale istriano. Tutto cambia con la caduta del Fascismo e soprattutto dopo l’8 settembre 1943: i dirigenti di Mussolini sul territorio, le forze dell’ordine italiane e tutte le persone che hanno avuto qualche visibilità sono ora il bersaglio dei comitati locali. Il padre di Norma, esponente importante del fascismo istriano, si è allontanato, e per evitare rappresaglie si è spostato a Trieste, sottovalutando però i pericoli che corre la sua famiglia: il 26 settembre del 1943, Norma viene presa e interrogata una prima volta, per alcune ore, da esponenti delle forze di Tito, che cercano il padre e vogliono informazioni. La minacciano e le chiedono di rinnegare il fascismo. Il giorno dopo, la prendono di nuovo, la portano via, e non ritornerà più a casa: viene seviziata, violentata, uccisa e gettata il 5 ottobre in una foiba assieme ad altri. Il padre rientra con urgenza – forse ha saputo – ma cade in un’imboscata, viene anche lui ucciso e fatto scomparire, il 7 ottobre, nello stesso modo””.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736