A Cosenza il convegno "Abitare i Borghi": strategie per il contrasto allo spopolamento

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  20 giugno 2024 13:32

di LUIGI POLILLO

Si è svolto stamane presso la prestigiosa sede di Villa Rendano di Cosenza, la prima parte del convegno Abitare i Borghi. Strategie per il contrasto allo spopolamento. 

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Dopo la doverosa introduzione istituzionale degli organizzatori,  prende la parola in collegamento remoto da Roma, Adriano Paolella (Consulente scientifico di Italia Nostra Nazionale) il quale afferma che si dovrebbe dare una giusta formazione alle persone al fine di acquisire gli strumenti necessari per ricostruire e partecipare alla crescita del proprio futuro. Nella storia urbanistica italiana il borgo ha caratterizzato da sempre lo sviluppo culturale e sociale ma oggi si dovrebbe rivalutare una nuova visione di ripopolamento. 

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Interviene l'assessore all'urbanistica del comune di Cosenza Pina Incarnato che parla di una resistenza della Calabria e di come essa possa rialzarsi sotto alcuni punti proprio sulla vocazione di alcuni territori su una valorizzazione turistica canalizzando energie, scopi e strategie  territoriali al fine di rivivere e incentivare risorse umane e luoghi oggi abbandonati per carenze di servizi di mobilità e opportunità lavorative soprattutto per i giovani. 

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La fondazione in qualità di Walter Pellegrini e Linda Catanese, ringraziano il pubblico partecipante e affermano la loro piena disponibilità di far rete con istituzioni pubbliche e private per accrescere sempre più tale offerta, prendendo come esempio alcune regioni italiane  che hanno  adottato strategie di marketing culturale e territoriale come la Regione Campania e la Toscana. 

Intervengono gli Architetti Angelo Malatacca e Carlo de Giacomo di Italia Nostra Associazione Nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione. 

Malatacca condivide la sua esperienza inerente alla salvaguardia di piccole e medie imprese , quali quelle dell' artigianato locale e dell' agricoltura biologica di Trebisacce con alcuni riferimenti territoriali come Cerchiara di Calabria, San Lorenzo Bellizzi e molti altri ancora. Un riconoscimento dei valori del patrimonio storico che  deve essere il punto di partenza 
per un Progetto molto più ampio di crescita in tutti i settori. 

Carlo De Giacomo si sofferma in particolar modo sul centro storico di Cosenza, che a partire dagli anni '80 si è assistito ad un isolamento, oggi, secondo la  sua visione la “città antica” puo' diventare attraverso l'arte contemporanea con residenze di artisti e l'integrazione controllata,  un
occasione per riqualificare la città, una visione propensa e capace di integrare il Centro Storico, la città 
e i vari territori, attraverso uno sviluppo di metodologie unitarie di riqualificazione.

 

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