A Lamezia gli Stati generali dell'Ambiente: rete unica, impianti e termovalorizzatore le priorità

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  05 dicembre 2025 14:07

Si è svolta oggi al Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme l’edizione 2025 degli Stati Generali Si è svolta oggi al Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme l’edizione 2025 degli Stati Generali dell’Ambiente in Calabria, un confronto ad alta densità tecnica che ha coinvolto Regione, Arrical, Comuni, consorzi del riciclo, imprese e operatori della filiera ambientale. La giornata – organizzata da Ricicla Tv con il patrocinio del MASE, Ispra-SNPA e Regione Calabria – è stata condotta dalla giornalista Monica D’Ambrosio che ha guidato il suo format mettendo a confronto istituzioni e imprese sul concetto di ambiente inteso come vera infrastruttura strategica per una regione a vocazione turistica come la Calabria.

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L’assessore regionale all’Ambiente Antonio Montuoro ha aperto i lavori anticipando i dati Ispra 2025 (riferiti al 2024): «Registriamo un +2% di differenziata rispetto al 2023: un segnale positivo, ma i grandi comuni frenano la media regionale». Ha citato i casi più evidenti: Crotone in forte recupero dopo il 26% del 2023; Reggio Calabria stabile intorno al 40%; Corigliano-Rossano in miglioramento dal 50%. Montuoro ha poi delineato le priorità operative: una lettera a tutti i sindaci per rafforzare l’impegno sulla raccolta, un bando sperimentale per ampliare i centri di raccolta del riuso e contrastare lo spreco alimentare, e oltre 114 milioni di investimenti per rinnovare gli impianti del ciclo rifiuti: «A inizio 2026 pubblicheremo un bando da 35 milioni per mettere a norma e potenziare i centri di raccolta comunali».
Il sindaco di Lamezia Terme Mario Murone ha affrontato il tema dell’ampliamento della discarica cittadina, definendolo «una scelta necessaria, non un arretramento: esiste una quota di rifiuto non eliminabile altrimenti». Ha sottolineato i risultati del territorio: «Lamezia è al 65% di differenziata, sopra la media nazionale e dieci punti oltre quella regionale, grazie all’efficienza del sistema con Lamezia Multiservizi e al controllo costante del territorio». Per Murone, la chiave resta la cultura ambientale, soprattutto nelle scuole: «Solo così potremo ridurre sempre più la quota di rifiuto da smaltire».
Per Arrical, il direttore Vincenzo De Matteis ha ricordato che l’obiettivo degli ultimi tre anni è stato garantire stabilità e superare le crisi del periodo 2020–2022: «Abbiamo assicurato a tutti i Comuni il trattamento dei rifiuti, evitando esportazioni fuori regione e consolidando la filiera». La vera sfida ora è la governance delle raccolte: «E’ tempo di un piano d’ambito regionale che renda il sistema efficiente, omogeneo e chiuso interamente in Calabria. Servono anche raccolte differenziate di qualità, con scarti minimi».
In collegamento da Roma, Fabrizio Penna ha ricordato la portata delle risorse destinate alla Calabria: «Parliamo di 142 progetti per 275 milioni tra economia circolare, smart grid, energie rinnovabili, depurazione e riforestazione urbana». Per Penna, il PNRR «è lo strumento con cui il Sud può colmare definitivamente il divario con il Nord».
Il direttore generale di Erion WEEE Giorgio Arienti ha analizzato i dati RAEE:
«La Calabria registra 4,9 kg/abitante contro i 6,3 della media nazionale, ma con enormi differenze: da Crotone (2,8 kg) a Catanzaro (8,3 kg, sopra la media italiana)».Arienti ha individuato tre priorità: più sensibilizzazione ai cittadini, servizi di raccolta capillari e accessibili, contrasto ai flussi illegali di RAEE.
Alessandro Lista, del Consorzio Italiano Compostatori, ha ricordato che «l’organico rappresenta gran parte dei rifiuti urbani e una buona raccolta dell’umido migliora tutte le altre frazioni, perché evita contaminazioni e facilita il riciclo». Secondo Lista, la Calabria «era partita molto bene, ma ha rallentato» e ora «serve ripartire dalle scuole, dalla cultura dell’ambiente». Riguardo alla filiera Lista è stato netto: «In Calabria manca ancora il termovalorizzatore: il secco viene mandato fuori regione o fuori Italia con costi altissimi. Finché non avremo l’impianto, il sistema non potrà funzionare davvero».
Cataldo Calabretta, au di Sorical, ha sottolineato l’urgenza di rendere efficiente la rete idrica calabrese e di armonizzare il servizio idrico integrato. «L’acqua è una risorsa in esaurimento e la rete deve essere modernizzata per abbattere gli sprechi», ha dichiarato. «Abbiamo già avviato interventi ingegneristici, con lavori di manutenzione straordinaria e ingegnerizzazione delle reti», ha concluso.
La prossima tappa degli Stati Generali dell’Ambiente è in programma per il 5 febbraio a Messina.


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